Firenze, 4 febbraio 2013 - E' tornata alla sua originale bellezza grazie al restauro appena ultimato alla Galleria degli Uffizi. L'antico marmo della Giulia Maesa che raffigura un'ignota matrona di età avanzata tornerà ad essere esposta da domani nella sua consueta postazione, all'interno del primo corridoio del museo.
 

L'opera, costituita dalla testa in marmo bianco, databile tra il II e il III secolo dopo Cristo e inserita in un busto cinquecentesco sempre in marmo, è stata oggetto di pulitura delle superfici oltre che 'integrata' nelle parti mancanti di entrambe le orecchie, nell'occhio sinistro e nel labbro inferiore.

Sono state poi rinforzate le vecchie stuccature, ormai alterate e decoese. Il restauro, curato da Paola Rosa, è stato finanziato da Italia nostra Firenze; ad illustrare i dettagli dell'intervento, oggi agli Uffizi, sono stati Cristina Acidini, soprintendente del Polo Museale fiorentino, Fabrizio Paolucci, direttore del dipartimento di antichità classiche e Mariarita Signorini, responsabile restauri e membro del Consiglio nazionale di Italia nostra

Chiudono, per lavori, alcune sale della Galleria degli Uffizi e un gruppo di opere d'arte di grandi maestri della pittura sarà spostato. Gli interventi, spiega una nota, riguarderanno le sale dalla numero 25 alla numero 34 del museo, oltre che parte del terzo corridoio: una selezione di importanti tele di di Tiziano, Veronese e Tintoretto sarà così esposta nelle sale numero 43 e 44.
Riaprirà invece il 12 febbraio la sala 25, con opere di pittori dell'Italia del nord quali Parmigianino (Madonna dal collo lungo), Dosso Dossi, Moroni, Savoldo e Lotto.