Firenze, 9 febbraio 2011 - Attraverso il 'Glossario Leonardino' a cura di Paola Manni, professoressa di storia della lingua italiana nella Facoltà di Lettere dell'Università di Firenze, e Marco Biffi, ricercatore di linguistica italiana nell'Ateneo fiorentino, i due studiosi vogliono svelano i segretì di Leonardo da Vinci ingegnere.

 

Da 'archibuso' a 'vituzza', passando per 'cardo', 'incatenatura' e 'puntello': oltre 350 parole, riunite per la prima volta in un dizionario. La terminologia della meccanica pratica impiegata da Leonardo nei Codici di Madrid e Atlantico è stata raccolta e analizzata alla luce dei più aggiornati strumenti oggi disponibili sia in campo linguistico sia in campo leonardiano.

 

Ciascun lemma è oggetto di una trattazione particolareggiata, che ne precisa il significato, i contesti d'uso, l'insieme delle occorrenze, oltre al quadro delle corrispondenze reperibili in altre fonti di epoca tardomedievale. I circa 350 lemmi accolti vengono così a delineare il sistema terminologico su cui Leonardo fonda la sua trattazione delle macchine e dei congegni meccanici: un sistema che appare legato da un'ampia serie di riscontri agli ambienti artigianali e alla produzione tecnico-scientifica anteriore e coeva.

 

Ma emerge anche il tasso di innovatività di quella terminologia, dove non mancano evidenti neologismi coniati da Leonardo per rispondere alle proprie esigenze espressive e comunicative. Il Glossario, che costituirà un valido modello per indagini future in altri settori (anatomia, prospettiva, matematica, ecc.), si propone quindi come uno strumento utilissimo per chi, partendo dalla lingua, voglia addentrarsi nell'esperienza intellettuale di Leonardo per comprenderne meglio i legami col suo contesto storico e, insieme, la sua profonda originalità.