Firenze, 5 maggio 2010 - Oltre a una trentina di opere storiche raccontano Mario Schifano e la sua pittura nella retrospettiva della galleria Sangallo Art Station di Firenze. Artista fra i più geniali, originali, trasgressivi e individualisti del secondo dopoguerra, Schifano è presentato accanto ad alcuni lavori di Tano Festa e Franco Angeli, amici, complici e compagni di una strada di rivisitazione e ripensamento della pittura che trova nella Roma degli anni sessanta e settanta uno dei suoi centri più imprevisti ma anche dei più interessanti.
La mostra, a cura di Martina Corgonati, comprende quadri degli anni '60 e '70, fra cui alcuni Inventari, i
Futurismi rivisitati, le insegne della Esso, ma anche alcune grandi Coca-Cole, Oasi e Paesaggi anemici ma non troppo, che completano l’itinerario nella ricerca artistica di Schifano in quel periodo di crisi personale (in quella fase sono numerosi gli arresti per uso di stupefacenti e possesso di oppiacei) ma anche di importante esolitaria riflessione sulla nuova cultura dell’immagine nata dalla televisione e destinata a stravolgere definitivamente la sensibilità complessiva di un’epoca.
E ancora le tele incorniciate in una teca di plexiglas, surrogato di un vero televisore. Uno dei pezzi più importanti è un monocromo nero-giallo degli anni '60.
Mario Schifano era nato a Homs, in Libia il 20 settembre del 1934 ed è morto per una crisi cardiaca a Roma il 26 gennaio del 1998. E' considerato uno dei più importanti, trasgressivi ed originali artisti italiani, nume tutelare della Pop italiana e uno dei pochissimi interpreti del moderno capace di trasformare la pittura in interprete d’eccezione della civiltà dell’immagine mediatica e tecnologica e non il contrario.
In mostra nella Project Room della Galleria Sangallo Art Station anche la prima mostra personale di un giovane fotografo fiorentino, Marco Russo. La mostra, dal titolo 'Impre-visti', comprende 28 fotografie inedite realizzate nell'ultimo anno.
Fino al 30 giugno. Orario: 09:30-13:30/15-19
www.sangalloartstation.it
© Riproduzione riservata