Il "Chiostro delle geometrie" celebra 100 anni di Bauhaus

Il programma estivo di incontri, teatro, performance a Firenze

Triadisches Ballett

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Firenze, 21 giugno 2019 - Dopo la due giorni del 19 e 20 giugno, la sesta edizione della rassegna “Nel Chiostro delle Geometrie - Sommer Bauhaus" (teatro,  performance, architettura, arte. musica, incontri, laboratori) prosegue il suo programma.

Un secondo workshop  nella chiesa di Santa Verdiana vedrà come maestro il grande architetto milanese Italo Rota, che può essere considerato uno dei veri eredi delle grandi intuizioni della Bauhaus.Rota è autore di note  opere tra cui il Musée d’Orsay con Gae Aulenti ed il recente Museo del Novecento a Milano, un tempio indù, sistemazioni urbane a Nantes e a Palermo, solo per citarne alcune tra le più prestigiose. Nel laboratorio egli ripercorrerà il suo iter creativo tra architettura, design, teatro e scenografia che sfocerà il 27 giugno in una lezione scenica pubblica, una sorta di performance in cui presenterà i suoi progetti realizzati.

Dal 1 al 4 luglio la chiesa di Santa Verdiana accoglierà l’installazione di Ts Krypton Bauhaus Percezione, ambiente dinamico immersivo. Fondata sulle estetiche della Bauhaus, applicate a grafica, design, architettura, fotografia, tutto il progetto sarà sviluppato dagli allievi del laboratorio, partendo dalle ricerche  storico - iconografiche fino alla realizzazione dell'opera in multi-proiezioni, con sistema di videomapping, coordinati da Massimo Bevilacqua e da Giancarlo Cauteruccio ,con la collaborazione di Alessio Bianciardi.Felice ritorno al Chiostro delle Geometrie è quello  dell’architetto e artista Cesare Pergola, di stanza a San Paolo, che terrà un workshop il cui esito pubblico, una video installazione, sarà presentato il 9 luglio nella chiesa dal titolo Kandinsky Explosion. Un incontro/scontro tra il quadro Giallo, rosso, blu (1925) di W.Kandisnky, Schoenberg ed il funky brasiliano, nel solco della sue ricerca geometrica digitale-tridimensionale e su temi contrastanti e affini.

“Nel Chiostro delle Geometrie”, il progetto-laboratorio di teatro-architettura (Tearc) nato nel 2014 dall'intesa tra la Compagnia Teatro Studio Krypton e il DIDA-Dipartimento di Architettura dell'Università di Firenze, è giunto quest’anno alla sua sesta edizione. Un consolidato format di collaborazione tra un’istituzione universitaria e una compagnia che opera nei territori dell'arte scenica e architettonica. Pensato in forma aperta, il programma “Nel Chiostro delle Geometrie” con il suo calendario ricco di eventi si rivolge a un pubblico variegato, attento ai linguaggi contemporanei, ma principali destinatari sono i giovani, studenti e artisti, chiamati in prima linea sia come spettatori sia come protagonisti di un percorso di alta formazione interdisciplinare sui linguaggi artistici e performativi.

“Nel Chiostro delle Geometrie”, con la direzione artistica di Giancarlo Cauteruccio e la direzione scientifica del professor Carlo Terpolilli, costituisce per i giovani partecipanti della Facoltà di Architettura e dell’Accademia di Belle Arti un percorso di apprendimento sperimentale. Il programma si avvale della competenza di importanti artisti e professionisti coinvolti nelle attività per approfondire le tecniche e le tecnologie innovative dei linguaggi scenici, e non solo, del contemporaneo. La partecipazione degli studenti di Architettura garantisce loro 12 crediti formativi, che equivalgono al superamento di un esame fondamentale del loro piano di studi. Per Giancarlo Cauteruccio è fondamentale” mettere in primo piano le giovani generazioni - dice Cauteruccio -in una relazione diretta con le varie fasi di messa in opera e in contatto con artisti e pensatori, oltre che con tecnici. In molti anni di esperienza formativa con i giovani ho verificato il valore e il profitto della possibilità di misurarsi in maniera concreta con la creazione, accrescendo così le loro capacità”.

L’approccio formativo si basa sul learning by doing e impegna gli studenti in un coinvolgimento attivo per la creazione degli eventi pubblici, oltre a percorsi seminariali e di approfondimento. Il sottotitolo della rassegna, Sommer Bauhaus, è un riferimento chiaro alla scuola tedesca a 100 anni dalla fondazione: il primo aprile del 1919. un istituto che ha mutato il mondo dell’arte, del teatro, dell’architettura ed il modo di insegnare queste discipline. walter gropius forgiò uomini moderni affiancato da oskar schlemmer e dai maestri più talentuosi del novecento,da Klee a Kandinsky, da Albers M. Nagy a Feininger, a Breur e Mies van der Rohe.

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