Zona arancione, niente folla ma qualche assembramento. Allarme raduni serali in centro

I fiorentini hanno scelto il verde e i lungarni, folla ordinata ma registrati anche assembramenti di giovani. Il presidente del consiglio regionale Mazzeo: "La stupidità di pochi non comprometta la salute di tutti"

Così i lungarni ieri pomeriggio, con la polizia municipale a vigilare

Così i lungarni ieri pomeriggio, con la polizia municipale a vigilare

Firenze, 1 marzo 2021 - Mantenere l’equilibrio tra doverose precauzioni, rischio di aumento dei contagi, bel sole e voglia di una boccata d’aria è un esercizio che richiede una particolare maestria, di questi tempi. E buonsenso. Firenze ha dovuto cimentarsi in questo, ieri: con mostre e musei chiusi, i negozi non alimentari dei centri commerciali serrati, complice la giornata di riposo e il clima primaverile, dalle Cascine al centro i fiorentini, hanno scelto l’aria aperta. Inevitabile. Nonostante la "raccomandazione di evitare spostamenti non necessari" difficile da mettere collettivamente in pratica. Polizia municipale a vigilare su distanze e fluidità dello struscio - inevitabili pure raggruppamenti -, forse un po’ distratta per assembramenti giovanili più corposi a mascherina abbassata sugli argini del fiume. Qualche ’raduno’ serale, in centro, era stato segnalato anche venerdì e sabato sera. "E’ evidente che qualcuno non ha ancora capito niente o fa finta di non capire. Una cosa deve però essere chiara a tutti: se dopo un anno non si è in grado di usare testa e buon senso rispettando le regole e gli altri, l’unica strada restano i divieti assoluti e il pugno duro, privando tutti di quel poco di socialità che il virus non ci ha portato via. Non si può davvero rischiare che la stupidità di qualcuno metta a repentaglio la salute di tutti", ha commentato il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo (Pd).  

Bar e ristoranti continua a lavorare con l’asporto, e brucia ancora la grande delusione del 14 febbraio, con il pranzo di San Valentino cancellato all’ultimo tuffo. Da quella domenica, la Toscana è entrata in zona arancione. Ieri, per la terza domenica, consecutiva, del 2021, dopo la parentesi del Dpcm di Natale e un gennaio tutto sommato "di respiro" per le imprese del settore che sta pagando un conto salatissimo per la pandemia. Stamani, Firenze e la sua provincia - dove nella giornata di ieri si sono registrati 261 nuovi positivi e quattro decessi) si sveglieranno per la terza settimana consecutiva in una situazione di allerta che tende, purtroppo, al rosso (le province di Siena e Pistoia lo sono già, oltre al territorio di Cecina) ma che ancora non condanna alle misure ancora più restrittive.  

Per questo le condotte individuali hanno il loro peso anche per i giorni a venire. Il timore di un’ulteriore stretta è purtroppo reale, con numeri che ballano sul filo. La zona arancione consente spostamenti per motivi di lavoro, e anche la visita di parenti e amici ma solo se all’interno dello stesso Comune in cui si ha la residenza. Sono consentiti altresì gli spostamenti verso le seconde case, purché nella stessa Regione. E così chi ha la fortuna di una proprietà in riva al mare ieri ha varcato i confini provinciali.  

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