Violenze fisiche e psicologiche: una costante

Sono molti i precedenti legati a episodi di prevaricazione nei confronti di ragazzi e ragazze fragili compiuti da coetanei in branco. Nel 2017 un ragazzino disabile è stato vittima di ‘bullismo’ da parte di alcuni compagni di classe che tendevano ad isolarlo e deriderlo, arrivando anche a vere e proprie violenze fisiche e psicologiche. A seguito della denuncia dei genitori della vittima, presentata nel giugno 2017, i carabinieri di Scandicci al termine delle indagini individuano e denunciano due sedicenni. Un anno fa è toccato alla tredicenne picchiata nel quartiere di Novoli da un branco di coetanei che hanno ripreso e condiviso sui canali WhatsApp l’accaduto. La bimba continua a voler dormire con la luce accesa e si sveglia nel pieno della notte. Quei messaggi che, insieme ai video, sono balzati di chat in chat, continuano a rimbombare. "So che c’è un altro video, chi me lo manda in privato". Poi pochi secondi di risate. "Boia.. quella tr.. Ops c’è nel gruppo. Ah vabbe quella tr..." riferendosi alla vittima. Qualcuno poi si prende i meriti "dell’impresa eroica" e altri le danno del clown.

Nel febbraio scorso, un ragazzo minorenne ha ripreso nel corso di una giornata di autogestione il fondoschiena della compagna di classe e ha inoltrato il video in una chat WhatsApp di cui fanno parte altri coetanei con tanto di didascalia: "Chi la riconosce?". Subito dopo il filmato è rimbalzato nei canali di messaggistica di altri istituti superiori fino ad arrivare sul cellulare di un amico della vittima. E’ stato proprio lui ad avvisarla di quell’immagine di cui tutti parlano. L’episodio è stato denunciato ai carabinieri e alla direzione scolastica oltre che al coordinamento del consiglio di classe.

è arrivata su WhatsApp

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