Violenza sulle donne, in Toscana 117 femminicidi dal 2006 al 2019

I dati emergono dal dodicesimo rapporto sulla violenza di genere in Toscana realizzato dall'Osservatorio regionale sulla violenza di genere

Crescono le violenze contro le donne

Crescono le violenze contro le donne

Firenze,  24 novembre 2020 - In Toscana, dal 2006 al 2019, si contano 117 femminicidi, prima causa di omicidio di donna, di cui il 74% sono vittime italiane. Nel 2019 sono cinque le donne uccise per motivi di genere, tre delle quali oltre i 70 anni: complessivamente quasi un terzo delle vittime è ultrasettantenne.

I dati emergono dal dodicesimo rapporto sulla violenza di genere in Toscana realizzato dall'Osservatorio regionale sulla violenza di genere. Il rapporto spiega che i femminicidi avvengono soprattutto all'interno di relazioni, presenti o concluse e si caratterizzano per la presenza di profili e situazioni socio economiche estremamente eterogenee. I 24 centri antiviolenza toscani hanno registrato dal 1 luglio 2010 al dicembre 2019 oltre 26mila richieste di aiuto da parte di donne. Dal 2015, in particolare, coloro che si sono rivolte a un centro antiviolenza per la prima volta sono aumentate passando da 2.440 a 3.606 nel 2019. Per quanto riguarda il Codice rosa, ovvero il percorso socio-sanitario riservato alle donne vittime di violenza, nel 2019 la Toscana ha registrato 1.645 accessi di persone adulte e 305 di minori. I maltrattamenti coprono la stragrande maggioranza della casistica (93,7%), gli abusi sessuali rappresentano il 4,4% del totale; residuale, ma raddoppiata rispetto al 2018, la quota di vittime di stalking (1,9%). Le persone assistite per abuso e maltrattamento dai consultori toscani nel 2019 sono 915 (+144 rispetto all'anno precedente), per un totale di 3.365 accessi. Le donne rappresentano oltre l'82% del totale. L'Osservatorio regionale sulla violenza di genere raccoglie anche i dati che riguardano i centri per uomini autori di violenze: nel 2019 sono 211 gli uomini che hanno effettuato l'accesso presso uno dei centri toscani. Un quinto degli uomini accede ai percorsi su base strettamente volontaria, mentre la quota di segnalazioni da un attore pubblico (carcere, tribunale, altro) cresce, passando dal 49 al 61,6%.

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