Nel Chianti cresce il mercato immobiliare di lusso / FOTO

A dirlo è il Prime Residential Index di Knight Frank, che ha condotto un'indagine in tutta Italia

Villa Il Moro, uno degli immobili di pregio in Chianti

Villa Il Moro, uno degli immobili di pregio in Chianti

Chianti, 28 febbraio 2018 - Le sensazioni degli ultimi mesi del 2017, che indicavano il superamento in Italia della crisi del mercato immobiliare di lusso, vengono adesso confermate dal Prime Residential Index di Knight Frank, che indica l’andamento del mercato immobiliare di lusso in base ai risultati di un’indagine effettuata su 300 immobili, tramite la rete di 17 agenzie da anni presenti sul territorio italiano. La ricerca evidenzia soprattutto come il settore sia in ripresa dopo la scorsa estate, registrando anche un aumento di interesse da parte degli investitori stranieri, favorito sia dalla riduzione dei prezzi degli immobili, sia dalla Flex Tax, introdotta con la Legge di bilancio 2017, con l’obiettivo di attrarre e incentivare il trasferimento della residenza in Italia degli High Net Worth Individual, ossia delle persone con un alto patrimonio. Sempre in base agli esiti dell'indagine, la zona maggiormente interessata da questa ripresa sarebbe il Chianti. “Mentre alla fine del secondo trimestre 2017 – si legge in una nota – quest'area mostrava un andamento negativo (-4,8%) nel raffronto con lo stesso periodo dell'anno precedente, confermando peraltro il trend degli ultimi anni, nei tre mesi conclusivi del 2017 c'è stata invece un'inversione di tendenza e il Chianti, fiorentino e senese, ha fatto registrare una crescita del 2,4% nella richiesta di case di lusso”. Come già avvenne tra gli anni '60 e il 2008, con una flessione negli anni '90, nel Chianti tornano quindi gli stranieri. “Nell'ultimo decennio – prosegue la nota - il mercato immobiliare in questa zona ha perso tra il 40 e il 50 per cento, ma adesso, il dato positivo, fa ben sperare anche per il 2018”. Il Chianti è una regione che storicamente è sempre stata oggetto di interesse da parte degli stranieri attratti dallo stile di vita, dall’architettura tipica degli edifici, dalla vicinanza con le città d’arte, dal paesaggio e dai prodotti enograstronomici. E' inoltre ben servita dalle infrastrutture, che agevolano gli spostamenti. Altro dato interessane è la tipologia di immobile che gli investitori adesso cercano. “Non soltanto case – dice anocra la nota – ma anche aziende vitivinicole per poter produrre vino, da tempo oggetto di interesse da parte dei possessori di alto reddito. Quanto alla nazionalità gli investitori sono soprattutto inglesi, americani e tedeschi e, per la prima volta, viene rilevata la presenza di asiatici”. Per quanto riguarda le altre zone del Nord e Centro Italia, secondo il Prime Residential Index rimangono stabili città come Milano, Roma, Como, Firenze, Lucca e Pisa e zone come la Versilia, in particolare Forte dei Marmi, e la Costa Smeralda. Andamento negativo invece per l’Umbria, che subisce ancora l’effetto del terremoto del 2016, la Val d’Orcia, la Maremma, Venezia e Portofino. “Per il 2018 possiamo prevedere un incremento positivo per quelle zone o città che al momento sono stabili – commenta Bill Thomson, presidente di Knight Frank Italian Network – mentre per quelle che confermano una tendenza negativa probabilmente dovremo aspettare l’anno prossimo prima di vedere una ripresa”.  

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro