Villa Costanza, lo ’scalo’ senza controlli

Migliaia di persone varcano il tornello e dall’A1 vanno dritte a Firenze. Ci sono spesso i carabinieri, ma c’è chi chiede un presidio fisso

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di Fabrizio Morviducci

Si chiama Villa Costanza e per i più è solo un parcheggio scambiatore, molto utile, e servito dalla tramvia. Certo ha alcuni problemi strutturali: nessun posto all’ombra e posteggi non sufficienti per certi periodi dell’anno, quando ci sono fiere e altri eventi. Il peggio è però quel che accade in quel ’deserto’, perché questo enorme spazio dedicato ad auto e pullman, sembra fatto apposta per fare ’scambi’ d’ogni genere, lontani da occhi indiscreti, anzi sotto gli occhi di chi velocemente corre dal mezzo posteggiato alla fermata della tramvia.

L’ultimo caso di malaffare è dell’altra sera: possesso e fabbricazione di documenti falsi è l’accusa contestata dai carabinieri a un 42enne fermato al capolinea della tramvia. L’uomo ha prima raccontato ai militari dell’Arma di essere in viaggio verso la Francia. Poi, di fronte alla richiesta di documenti, ha presentato un passaporto polacco. Una circostanza piuttosto inusuale, che ha spinto i carabinieri ad approfondire il controllo. E così è emerso che il documento era contraffatto; in più il soggetto aveva a suo carico un provvedimento di espulsione dall’area Schengen. A quel punto sono scattate le manette; il 42enne, che è stato appurato è di origine tunisina, è stato portato a Sollicciano dove si trova in attesa degli atti conseguenti al suo arresto.

Quest’ultimo episodio, riaccende le luci sull’area di villa Costanza, il cosiddetto ‘aeroporto di Scandicci’. Una definizione, quella dell’urbanista londinese Richard Rogers, che sulle prime è sembrata ai più esagerata, ma che in realtà fu centrata in pieno. Il parcheggio scambiatore è un hub vero e proprio per il trasporto europeo. Una fermata per i bus a lunga percorrenza che viaggiano su tratte nazionali e internazionali. Un aeroporto, senza metal detector e controllo bagagli. Dove è facile scendere da un bus in completo anonimato, salire sul tram e arrivare fino a Firenze.

I carabinieri presidiano l’area, e lo testimoniano gli arresti e l’attività quotidiana che le pattuglie svolgono tra parcheggio e capolinea del tram.

Tuttavia, e nonostante questo, in passato non sono mancati episodi al limite, come un litigio tra senza fissa dimora finito con un tentativo di omicidio. Ma anche di apparente minor clamore, come il fermo di svariati spacciatori, e l’altro giorno di un uomo scoperto in possesso di documenti falsi, in viaggio per non si sa dove. La verità è che il parcheggio scambiatore di Villa Costanza è uno ‘scalo’ passeggeri a tutti gli effetti. Un luogo dove l’unico filtro di sicurezza che c’è, è un tornello dove peraltro si passa senza controlli. C’è un impianto di video sorveglianza. Ma sono in molti a domandarsi se sia sufficiente. O se invece serva un presidio fisso, come negli aeroporti, o nelle stazioni ferroviarie e navali. Da quest’area passano infatti migliaia e migliaia di persone, in arrivo e in partenza. Un posto fisso di controllo, un sistema di verifica su bagagli e altri oggetti personali aiuterebbe certo a mantenere un alto livello di sicurezza, e soprattutto sarebbe un deterrente per i malintenzionati che vedenodolo facilmente accessibile potrebbero privilegiarlo per i loro loschi traffici.

Il parcheggio scambiatore di Villa Costanza è una delle opere realizzate nell’ambito del potenziamento dell’A1 nel tratto fiorentino che ha avuto più successo dal punto di vista dell’impatto sulla mobilità. Dopo una prima fase piuttosto difficile, attualmente non è solo utilizzato da automobilisti e pendolari in transito sull’autostrada, ma è appunto una stazione strategica per l’accesso a Firenze per i bus che viaggiano sulle lunghe tratte. Per questo però serve un controllo adeguato.

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