Coronavirus, 'Non sono un virus'. E Firenze abbraccia il ragazzo cinese bendato / VIDEO
"Io non sono un virus, sono un essere umano, liberami dal pregiudizio". Sono le parole che Massimiliano, un ragazzo italo cinese cresciuto in Italia, aveva scritto su un cartello insieme al quale girava bendato domenica nel centro di Firenze. Massimiliano ha fatto una sorta di esperimento che voleva essere un appello all’umanità delle persone, "per comunicare che in questo mondo siamo tutti uguali e soprattutto compagni dello stesso viaggio chiamato Vita". "
"Il virus che fa veramente paura in questo momento - dice Massimiliano - non è il coronavirus, ma il pregiudizio che c’è nell’aria. Allontanate il coronavirus ma non le persone!". E Firenze ha risposto con una serie di abbracci, come quello che nel sabato il sindaco Dario Nardella si è scambiato con un imprenditore cinese per dire "no" alle discriminazioni.