Via Fontana, al setaccio l’appartamento dei misteri

Un condominio di otto piani dove c’è un gran via vai. Nel piccolo alloggio i Ris cercheranno tracce dell’omicidio dei Pasho

I sigilli posti ieri mattina dai carabinieri all’appartamento dove la coppia potrebbe esse

I sigilli posti ieri mattina dai carabinieri all’appartamento dove la coppia potrebbe esse

Un palazzone di otto piani, dove gran parte dei residenti esce la mattina presto e rientra tardi la sera. Dove ci s’incrocia raramente sulle scale e ci si conosce ancora meno. È qui, in via Felice Fontana 40, a due passi dal viale Redi, che, ieri mattina, i carabinieri hanno sequestrato un appartamento al piano terra dove, secondo le ipotesi investigative, potrebbero essere stati uccisi nel novembre 2015 Shpetim e Teuta Pasho. Un piccolo alloggio al quale si accede direttamente dall’androne, senza dover percorrere le scale o prendere l’ascensore. I Ris lo scandaglieranno a fondo, in cerca di tracce del massacro della coppia.

In via Fontana gli inquilini si alternano con grande rapidità, prima ancora che i condomini riescano a focalizzarli. E qui, nel novembre 2015, Elona Kalesha, al tempo fidanzata di Taulant (figlio della coppia uccisa) aveva preso casa in affitto per 15 giorni che doveva servire a ospitare i coniugi Pasho, durante il loro soggiorno in città per incontrare il figlio. Secondo i carabinieri, qui potrebbe essere avvenuto l’omicidio.

A far scattare il fermo nei confronti di Elona, ieri mattina, proprio la testimonianza di alcuni condomini. Due di loro avrebbero raccontato di aver visto uscire la ragazza dall’appartamento, qualche giorno dopo il 1° novembre 2015, con una valigia e alcune buste, dalle quali sarebbe caduto materiale organico, probabilmente sangue, che sarebbe poi rimasto nell’androne. Non solo: quelle valigie avrebbero lasciato una scia di cattivi odori, notati anche da un terzo condomino. Nel palazzo però, nessuno ha voglia di parlare, soprattutto i condomini che hanno fatto scattare il fermo. La paura è tanta e solo pochissimi si fermano, per spiegare che non sanno nulla. Un ragazzo sostiene di aver riconosciuto Elona, ma è convinto di averla vista nell’estate scorsa ed è improbabile che la ragazza avesse ancora contatti con l’appartamento. Altri raccontano dei tanti problemi del palazzo, di "giri strani". D’altronde nel luglio 2019 nel garage al civico 36 vennero sequestrati 15 chili di cocaina, una pistola, 60mila euro e 10mila sterline. Lo stupefacente, per il quale fu arrestato un uomo albanese di 48 anni, valeva 600mila euro all’ingrosso e 2 milioni di euro al dettaglio.

Lisa Ciardi

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