Via all’indagine della commissione taxi

Lo scontro in via Tornabuoni fra il tassista e la passeggera sarà valutato entro un mese. Il racconto dei fatti della donna canadese

Dopodomani, cioè mercoledì, si riunirà la commissione taxi di Palazzo Vecchio chiamata a decidere sul gravissimo episodio accaduto l’altra notte in via Tornabuoni quando si è verificato un brutto scontro, verbale e fisico, fra un tassista e la sua cliente a causa del prezzo di una corsa. Sui social sono immediatamente rimbalzati alcuni video in cui appare il tassista che sferra calci e un ceffone alla donna, una canadese che risiede a Firenze da tempo.

Sabato però il tassista, al quale il Comune ha immediatamente sospeso la licenza e dal quale gli stessi colleghi della sua cooperativa, la Socota-4242, hanno preso le distanze condannando in ogni caso la sua eccessiva reazione, ha sporto denuncia contro la donna fornendo un’articolata versione dei fatti e annunciando un altro video più completo sull’episodio. Oggi sarà la donna a tenere una conferenza stampa insieme ai suoi legali per dire la sua.

Mercoledì invece sarà appunto la commissione taxi ad aprire una istruttoria che dovrebbe essere conclusa entro un mese. La commissione è composta da otto persone: il direttore direzione attività economiche del Comune, Lucia De Siervo, che la presiede. Il direttore direzione Mobilita Comune Firenze o un suo delegato, il comandante della polizia municipale Giacomo Tinella, il responsabile ufficio taxi del Comune o delegato, il responsabile servizio turismo o delegato, due rappresentanti delle categorie dei tassisti e un rappresentante delle associazioni dei disabili. Alla commissione può partecipare anche l’assessore alle attività produttive Federico Gianassi che ne sta valutando l’opportunità.

Intanto resta in vigore la sospensione della licenza per il tassista per allontanarlo dalla strada in questi giorni di tensione.

Di fatto la commissione dovrà valutare i fatti anche in contraddittorio con il tassista che potrà fornire tutti gli elementi necessari a motivare il suo anomalo comportamento. Ecco perché sarà comunque necessaria qualche settimana per prendere un provvedimento. Non necessariamente la revoca della licenza. Valutati tutti i fatti, potrebbe anche essere decisa una lunga sospensione o una sanzione.

Pa.Fi.

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