Vermi nel liceo, ma è una bravata

Intrusione al Machiavelli-Capponi, lezioni rinviate per pulire l’istituto

L’ingresso del liceo Machiavelli-Capponi in Santo Spirito

L’ingresso del liceo Machiavelli-Capponi in Santo Spirito

Firenze, 8 maggio 2018 - Una trentina di vermi si aggiravano tra cattedre, banchi e corridoi. Brutto scherzo al liceo Machiavelli-Capponi. Ieri mattina, i custodi che hanno aperto la sede di via Santo Spirito si sono messi le mani nei capelli. Qualcuno, tra sabato e domenica, è entrato all’interno dell’istituto. Ha messo a soqquadro la vicepresidenza e quattro aule del liceo classico e, soprattutto, ha pensato bene di spargere i classici bachi da sego che si usano per andare a pescare. «Un gesto inspiegabile – scuote la testa il professor Ovidio Guaita, uno dei collaboratori della dirigente scolastica Gilda Tortora –. Intanto, non siamo riusciti a capire da dove i vandali siano passati. Non dal portone principale, che abbiamo trovato regolarmente chiuso. Ma questa scuola, ospitata all’interno di un immobile storico, ha tanti di quegli ingressi e passaggi…». Verrebbe da pensare che a fare la bravata siano stati degli allievi dell’istituto. Altrimenti chi altro potrebbe conoscere la scuola come le proprie tasche? Dal liceo ovviamente non possono né confermare né smentire. «Ma il dubbio viene», sospirano i professori. Qualcuno ipotizza che venerdì sia stata lasciata socchiusa una portafinestra per rendere la bravata notturna poco più che un gioco da ragazzi. «Abbiamo allertato subito la Digos – prosegue Guaita –. I ragazzi sono entrati un’ora più tardi… Il tempo di pulire e di sistemare tutto quanto». Prof e studenti sono amareggiati: «In questa scuola si sta bene. Non si respirano tensioni. Il gesto ci ha proprio lasciato l’amaro in bocca».

Lo conferma Guaita: «Abbiamo una rappresentanza studentesca ufficiale con cui il rapporto è ottimo. Ci confrontiamo in modo sereno e pacato e non ci sono mai stati contrasti». Diverso il caso del collettivo, in cui però militano «pochissimi ragazzi», come specifica l’insegnante. In quel caso, i contrasti non mancano. Vero è che al Machiavelli si sono svolte occupazioni da ‘duri e puri’, come quella di tre anni fa, quando un gruppetto prese possesso della palestra. «Ma da due anni va decisamente meglio. Lo dimostra il fatto che durante l’ultima occupazione non è successo niente di eclatante», concordano i professori.

Perché, allora, spargere vermi? Forse per saltare un compito in classe fissato alla prima ora di ieri? Tutte le piste restano aperte. La scuola non ha un sistema di videosorveglianza. «Ma presto lo attiveremo. Abbiamo giusto approvato la spesa», specifica il collaboratore della dirigente. «L’unica certezza è che gli oggetti di valore, quindi i pc, non sono stati toccati», continua Guaita. «Anche nelle aule – prosegue – erano stati buttati dei fogli in terra e spostati i banchi. Insomma, niente d’incredibile. Difatti in poco tempo abbiamo sistemato tutto. C’era la fila di ragazzi per aiutarci: questo conferma l’attaccamento alla scuola». Il liceo ha allertato anche l’ufficio d’igiene, che valuterà se effettuare una pulizia più approfondita per togliere ogni minima traccia del passaggio dei vermetti.

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