Vento forte, voli cancellati e ritardi Pista corta, Vespucci ancora al palo

Una decina gli aerei che sono stati costretti ad atterrare altrove. Fino a quattro ore di ritardo per Parigi

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Ondata di maltempo e raffiche forti di vento su Firenze, fino a raggiungere oltre 80 chilometri di velocità, e a farne subito, e pesantemente, le spese è l’aeroporto Amerigo Vespucci dove si sono moltiplicati i dirottamenti e i ritardi con molti disagi per i passeggeri, soprattutto per chi da Firenze avrebbe dovuto raggiungere un hub internazionale per volare oltreoceano e ha visto sfumare senza appello la coicidenza.

Solo nella giornata di ieri sono stati poco meno di una decina i voli dirottati da Firenze verso Bologna o Pisa. Ad avere problemi sono stati i passeggeri provenienti da Amsterdam, da Vienna, Edimburgo, Lisbona, Parigi, Barcellona, Monaco. Particolarmente penalizzati gli arrivi da Parigi che, fino a tarda serata hanno fatto registrare pesanti ritardi e cancellazioni.

Ma le cose non sono andate meglio per chi aveva deciso di far cominciare da ieri le sue vacanze. Dalle nove del mattino in poi hanno dovuto rinunciare a volare i passeggeri diretti a Parigi, Monaco, Francoforte, Zurigo, Vienna, Amsterdam, Barcellona.

E anche se nel primo pomeriggio le condizioni metereologiche sono migliorate le ripercussioni sugli orari dei voli sono rimaste con forti disagi per i passeggeri che sono rimasti bloccati in aeroporto. Chi nel pomeriggio aveva in programma di partire per Londra, Francoforte, Zurigo e Parigi ha dovuto sopportare fra le due e le quattro ore di ritardo.

La questione dei dirottamenti e delle cancellazioni dei voli a causa della particolare conformazione della pista di atterraggio è ormai pluridecennale. Da sempre atterraggi e partenze al Vespucci sono fortemente condizionati dal vento che per l’attuale pista dell’aeroporto fiorentino crea problemi anche senza bisogno di raggiungere gli 80 chilometri orari di ieri. Tanto che i dirottamenti sono una delle criticità che i sostenitori della ristrutturazione dello scalo sperano di risolvere puntando alla messa in sicurezza dello scalo con una nuova pista che nei progetti non dovrebbe essere solo più lunga (2mila e duecento metri al posto degli attuali 1650) ma anche orientata in modo completamente diverso, declinata rispetto all’autostrada (oggi è perpendicolare) in modo da evitare ai piloti brusche frenate in arrivo per evitare il Monte Morello e altrettanto brusche accelerazioni in partenza per non andare lunghi proprio sull’ultimo tratto dell’A11 che arriva a Firenze.

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