Vende arte su internet Assolto un avvocato

In pieno covid, un avvocato fiorentino mise in vendita sul sito “Subito.it“ alcuni reperti etruschi e un quadro, “spacciato“ come appartenente al pittore genovese Carlo Carrà. Le inserzioni non sfuggirono all’occhio attento del figlio del pittore, nonché curatore del suo archivio, che mise in moto un’indagine. C’è stato anche un processo, ma all’esito del dibattimento, e nonostante la richiesta di condanna da parte del pubblico ministero Christine Von Borries, per l’imputato è arrivata l’assoluzione "perché il fatto non sussiste".Gli avvocati Paola Pasquinuzzi ed Alessandro Traversi, difensori del legale finito alla sbarra, sono riusciti a smontare l’ipotesi accusatoria riguardo alla messa in commercio del quadro di Carrà, poi restituito. L’avvocato era accusato di aver posto in vendita (inizialmente al prezzo di 10mila euro, poi scesi a 7.500) un olio su tela firmato in basso a destra dall’artista, nonostante non fosse a lui attribuibile. La difesa ha citato il celebre caso dei falsi Modigliani, da tutti scambiati per veri e originali, per spiegare al tribunale (giudice Belsito) che nel campo dell’arte ci si può facilmente sbagliare.

Riguardo alla contestata ipotesi di ricettazione di alcune ceramiche etrusche, l’imputato ha dimostrato di esserne venuto in possesso (così come del dipinto di Carrà) da un cliente che lo remunerò così per il pagamento di una prestazione. E così il giudice ha dichiarato di non doversi procedere per intervenuta prescrizione.

ste.bro.

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