Variante Delta in Toscana: "Al momento non ci preoccupa. Ma va monitorata"

Il punto sul coronavirus e sulle sue mutazioni: il presidente Eugenio Giani non è a conoscenza di piani nazionali per il contenimento

La preparazione di un vaccino

La preparazione di un vaccino

Firenze, 28 giugno 2021 - "Non è a conoscenza nostra un piano specifico". Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, a margine di una visita del ministro della Salute Roberto Speranza presso il Centro di Cure intermedie di Villa Donatello, ai giornalisti che gli chiedevano se la Regione Toscana fosse a conoscenza di un piano nazionale di contenimento dedicato alla variante Delta.

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"Sicuramente vi sono studi che si stanno accumulando - ha proseguito Giani - perché la variante Delta indubbiamente rappresenta, anche per gli effetti che portato negli altri paesi, un grave pericolo. Abbiamo visto che le trasformazioni che si sono succedute sono state notevoli e questo configura, di fatto, il Covid-19 come molto suscettibile alle varianti. Nei nostri laboratori del Cnr di Sesto Fiorentino, al momento, sono censite più di 80 varianti".

"In questo momento - aveva detto Giani nei giorni scorsi - ci sentiamo di poter dire che la variante Delta non ci desta preoccupazioni su quello che riguarda lo stato del contagio tra la popolazione. Lo stiamo studiando, facciamo tutte le verifiche ed è evidente che siamo pronti a monitorare effetti della variante delta e accelerazione del contagio, ma in questo momento non ci sono preoccupazioni".

"Al momento in Toscana - dice il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo - non ci sono focolai della temuta variante delta, però è necessario raggiungere una elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione per prevenire che questa nuova variante possa provocare l'aumento delle ospedalizzazioni - ricorda Mazzeo - La buona notizia è che gli ultimi studi stimano un'efficacia del vaccino Pfizer contro l'ospedalizzazione da variante Delta del 94% già dopo la prima dose e del 96% dopo la seconda. L'efficacia del vaccino AstraZeneca è del 71% dopo la prima dose e del 92% dopo la seconda. Insomma, entrambi i vaccini funzionano, aiutano e aiuteranno a proteggerci".