Vaccini anti-Covid
Firenze, 23 dicembre 2021 - La Regione chiede più vaccini. La Toscana vuol rispondere all’offensiva di Omicron che fa impennare paurosamente la curva dei contagi anche con l’incremento dell’offerta vaccinale. Siamo arrivati alla crescita esponenziale. Quindi "vaccini, vaccini, vaccini", ripete il mantra il governatore Eugenio Giani. Insieme al tracciamento, che se la crescita continua con questo ritmo non basterà l’esercito a tenere bada, sono l’unico scudo di difesa, l’unico argine al dilagare del contagio.
Mentre la Cgil va in battaglia e costringe l’Asl Toscana centro a fare ordini di servizio per far restare il personale del tracciamento a lavorare senza sosta. "La Regione non ha voluto assumere, neppure nei settori strategici anti pandemia: ora ne paghiamo le conseguenze", dice il sindacalista Cgil, delegato Rsu in azienda sanitaria, Simone Baldacci. Problemi anche per i tamponi. Il numero esorbitante di richieste sta mettendo sotto stress il sistema e anche i laboratori di microbiologia sono in difficoltà: 500 tamponi rimasti in coda a Torregalli sono stati mandati ad analizzare a Careggi. "Non so quanto potrà resistere il personale lavorando a questo ritmo, ci faremo sentire con la Regione", incalza Baldacci.
A Firenze si è pronti ad aprire un centro vaccinale ai Fraticini in grado di effettuare fino a 2.000 dosi al giorno, a riaprire l’hub di Grassina con 1.000 dosi al giorno e a tirare su una tensostruttura nel parcheggio dell’IperCoop di Sesto Fiorentino che può fare fino a 600 vaccini al giorno. Nei territori dell’Asl centro si punta quasi al raddoppio di dosi rispetto all’offerta attuale. Si sta lavorando da settimane a un piano che ora è maturo per essere dettagliato.
Attualmente l’Asl è in grado di somministrare fino a 8.280 dosi (solo per gli adulti, i bambini in fascia 5-11 sono inseriti in un capitolo a parte) delle quali 3.200 vengono effettuate al Mandela forum, 1.400 al Pegaso2 di Prato, 1.000 alla Fondazione Sesa di Empoli, 1.000 all’ex ospedale del Ceppo a Pistoia, 360 al Centro Rogers di Scandicci, 700 a Reggello, 400 al tendone Farmapiana dei Gigli e altri 220 in vari punti vaccinali territoriali tra Pistoia e la Valdinievole. Con i rafforzamenti e l’apertura di nuovi hub, nel giro di due settimane, se tutto andrà secondo il cronoprogramma stilato, l’offerta di vaccini arriverà a una potenzialità di 14.110 dosi al giorno.
Da lunedì l’hub di Scandicci aumenterà il servizio a 510 vaccinazioni al giorno per arrivare il 3 gennaio a 660. Riaprirà l’hub al Pellegrinaio di Prato, con 180 vaccinazioni al giorno che saliranno a 250 il 3 gennaio. Da mercoledì 29 dicembre aprirà il centro vaccinale alla Banca Alta Toscana di Quarrata con 300 dosi al giorno che raddoppieranno a 600 dal 7 gennaio. Lo stesso 29 dicembre aprirà anche il centro vaccinale ai Fraticini, gestito dalla Croce Rossa, con una potenzialità di 2.000 dosi al giorno.
Dal 3 gennaio pronto per aprire il centro vaccini nei locali messi a disposizione dal Comune a Figline Valdarno per 600 dosi al giorno e a riaprire la casa del popolo di Grassina con 1.000 vaccini al giorno: si sta valutando però sull’opportunità di dedicare questo hub alla vaccinazione dei bambini, in quel caso il numero quotidiano scenderebbe. Dal 7 gennaio crescerà a 520 la potenzialità di vaccinazione al tendone dei Gigli. Il 13 gennaio dovrebbe tornare l’hub vaccinale all’Autodromo del Mugello, a Scarperia, con 360 dosi al giorno. Mentre, sempre a metà gennaio, è attesa l’apertura della tensostruttura della Croce Viola nel parcheggio dell’IperCoop di Sesto Fiorentino.
Il numero delle vaccinazioni, tra prime, seconde e terze dosi sta continuando a crescere. L’avanzata di Omicron con la conseguente esplosione dei contagi alimentano la richiesta. Gli hub (non tutti) resteranno aperti anche nei giorni festivi quando saranno garantiti anche i tamponi.