"Sì, lo ammetto: ho vaccinato mio figlio. E' immorale sprecare anche una sola dose"

Il medico Paolo Galli, 74 anni, si è arruolato per spirito civico tra i vaccinatori. "L’ho proposto anche a Torselli, mancavano volontari. Non volevo buttar via quelli aperti"

Il dottor Paolo Galli in una foto d'archivio

Il dottor Paolo Galli in una foto d'archivio

Firenze, 11 marzo 2021 - Dottore, è vero che lei ha vaccinato suo figlio? "Sì, è successo due domeniche fa". Perché lo ha fatto? "Perché avevamo chiamato dalla lista dell’overbooking ma era domenica e non arrivava nessuno: io vaccino chiunque pur di non sprecare un farmaco tanto prezioso". E’ mai capitato che siano state buttate via, a sera, le dosi di chi non si era presentato all’appuntamento prenotato? "E’ successo. Rarissimamente ma è successo. E non deve accadere. Per questo prima di buttar via anche una sola dose, se non ci sono sostituti, dico in piena coscienza di medico che è meglio vaccinare chiunque".

Paolo Galli ha 74 anni. E’ un medico in pensione che ha deciso di arruolarsi per la vaccinazione, di rispondere alla chiamata fatta dall’allora commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri. Una scelta, anche sofferta, ma presa sull’onda di un forte senso civico e di responsabilità nei confronti della collettività. Lavora all’hub vaccinale del Mandela forum.

Si è pentito di essere tornato in campo dopo la bufera sollevata per i vaccini fuopri prenotazione fatti al Mandela forum? "Non avrei mai pensato di trovarmi in questa situazione. Mi sveglio alle sei del mattino e lavoro tutto il giorno, torno a casa alle otto. Svolgo la mia attività con il massimo scrupolo di coscienza. Quando si è alzato questo polverone mi sono domandato chi me lo ha fatto fare. Non capisco dove sia lo scandalo, ci sono mille problemi veri". Lei ha offerto la vaccinazione anche al consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli, venerdì scorso? "Io non offro nulla. Gli ho proposto di vaccinarsi se ancora non lo aveva fatto. Ma non ha voluto. Anche quella sera ci eravamo trovati nella condizione di avere pochi volontari delle categorie ammesse a disposizione". Quante sono le dosi che avanzano? "Poche. Facciamo di tutto per evitare che ci siano avanzi: utilizziamo anche l’undicesima dose come Aifa ha concesso di fare, così evitiamo di aprire nuove fiale a sera. Ma è logico che con numeri così grandi, su 1.200-1.500 persone ci sia sempre qualcuno che non si presenta". E voi a quel punto chiamate i volontari... "Sì, le categorie ammesse. Quindi sanitari, soccorritori, soggetti fragili. Ma non è facile calibrare tutto al millimetro. E non è detto che tutti arrivino nei tempi. Il vaccino moderna si conserva a meno 20 gradi, quando viene scongelato e dopo avere aperto la fiala non può stare più di sei ore a temperatura ambiente, perde la sua efficacia. Secondo me e lo dico ancora in coscienza, da medico che ha speso la sua vita per gli altri, la cosa più grave che si possa fare è buttare via il vaccino".