Vaccini covid, le discoteche offrono i loro spazi: "Abbiamo strutture idonee"

La proposta di Alessandro Bellucci, promoter musicale

Alessandro Bellucci

Alessandro Bellucci

Firenze, 1 febbraio 2021 - Nel bel mezzo delle polemiche per l'allestimento delle 'primule vaccinali' disegnate dall'architetto Stefano Boeri e messe a bando dal commissario straordinario Domenico Arcuri, dalla Toscana arriva una proposta low cost che permetterebbe di risparmiare, ed anche di dare un po' di ristoro ad un mondo, quello degli spettacoli dal vivo e del clubbing, che da un anno è fermo, e rischia di rimanere al palo ancora per molto.

La proposta, avanzata dai promoter musicali, è già stata consegnata alla giunta regionale, nell'incontro tenutosi circa due settimane fa, proprio per valutare le prospettive future del settore ed individuare delle forme di supporto.

"Noi abbiamo proposto  semplicemente che le nostre strutture fossero utilizzate  per la vaccinazione di massa" ci dice Alessandro Bellucci, fondatore de Le Nozze di Figaro, storico organizzatore di concerti (Firenze Rocks tra gii altri) e professionista nel campo dell'intrattenimento musicale e non solo.

"Il nostro mondo può offrire  una diffusione capillare sul  territorio- sottolinea Bellucci-. club,  teatri, discoteche, anche aree  all'aperto, come il Visarno  a Firenze ad esempio, che potrebbero essere utilizzate, a costi bassissimi, al fine di puntellare tutta la regione di presidi dove effettuare  la vaccinazione. Insomma:  in mancanza di spettacoli, il mondo dello spettacolo mette a disposizione le proprie strutture per intercettare un bisogno reale che c'è nel Paese".

E i problemi organizzativi?

"Beh, noi di mestiere facciamo gli organizzatori - dice Bellucci - quindi anche dal punto di vista logistico, della gestione dei flussi di persone, e delle eventuali emergenze, abbiamo tutta una serie di competenze che possono tornare utili. Il tutto a costi molto inferiori rispetto a quelli che servono per allestire le famose  'primule'.  Per altro, a quanto leggo, ne sarebbero previste solo ventuno, una per regione. Crediamo davvero di convogliare in un unico luogo i tre milioni  e mezzo di toscani per farli vaccinare? "

Questa soluzione qualora venisse accettata, servirebbe anche a dare un po' di respiro ad un settore che è in profonda crisi. E che difficilmente potrà ripartire a breve.

"Prima della primavera del '22 sarà difficile riaprire", prevede Bellucci. Che aggiunge: "Ci sono studi, come quello promosso dal  Primavera sound di Barcellona, che dimostrano come, se organizzati con tutte le accortezze e le precauzioni del caso, i concerti potrebbero riaprire anche in luoghi chiusi, perché è dimostrato che non sono occasioni ci contagio. Ma, per dare una idea, stiamo parlando di una macchina  che può essere rimessa in moto, in questo modo,  a due cilindri; però per funzionare a regime deve andare quattro a cilindri, e credo che dobbiamo aspettare almeno un anno, un anno e mezzo. In attesa di rimettere la macchina al 100% , se possiamo essere utili per altri versi, molto volentieri ci mettiamo disposizione".

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