Usura e riciclaggio: sequestrati beni per tre milioni di euro

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FIRENZE

Sono stati definitivamente confiscati i beni, per un valore pari a due milioni e mezzo di euro, a Francesco Cardone, imprenditore 52enne di origine calabresi, trapiantato a Poggio Caiano. Il provvedimento scaturisce dalle condanne per vari episodi di usura commessi in passato da Cardone in danno di commercianti fiorentini. La confisca “per sproporzione“ riguarda oltre una ventina di rapporti finanziari, tre fabbricati, autoveicoli e quote societarie.

Gli approfondimenti di natura patrimoniale, condotti dal Gruppo di Investigazione della Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza di Firenze e dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Firenze, che hanno consentito di giungere all’attuale provvedimento di confisca - conseguente al sequestro disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Firenze nel luglio 2020, su richiesta avanzata in sede di incidente di esecuzione dal pm Christine Von Borries della Procura di Firenze (prima applicazione di questa tipologia di provvedimento cautelare nel capoluogo toscano) -, si sono innestati su una indagine sviluppata dai Carabinieri della Compagnia di Firenze Oltrarno a seguito di una denuncia presentata da un’imprenditrice.

In quel contesto, le indagini, oltre a suffragare la denuncia iniziale, avevano permesso di individuare altri imprenditori ritenute vittime del medesimo reato da parte del destinatario dell’odierno provvedimento di natura patrimoniale che è stato eseguito, con l’accertamento di episodi di concessione di prestiti a tassi di oltre il 300% su base annua.

In particolare, al tempo, si erano rivolti al soggetto, alcuni titolari di bar, ristoranti e negozi, in difficoltà finanziaria, pattuendo restituzioni di prestiti a brevissima scadenza di alcuni mesi.

ste.bro.

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