Uso dei social I bimbi dormono sempre meno

Maria Antonietta

Gulino *

Già alcuni studi all’estero hanno dimostrato che l’utilizzo serale dei social media finisce per ridurre di circa un’ora, ogni giorno, il riposo dei bambini fin dai dieci anni di età.

Un fenomeno che purtroppo rileviamo anche tra tanti nostri assistiti o che ci viene riportato dalle famiglie.

Un tempo per addormentarsi c’erano le favole, ora rimpiazzate dagli smartphone. Gli schermi dei telefonini, sia per la tipologia di contenuti vivaci che per la luce blu emessa, riaccendono continuamente l’attenzione, anche nel momento in cui ci stiamo per addormentare e interrompono il naturale processo verso la prima fase del sonno.

Un problema che tocca anche tanti adulti, ma che sta riguardando ormai anche numerosi giovanissimi e che non può quindi essere trascurato.

La qualità e la durata del sonno sono fondamentali per il corretto equilibrio psicofisico, per il benessere psicologico e per poter affrontare i numerosi appuntamenti che attendono la nostra quotidianità, anche a scuola.

Un’abitudine che non può essere messa in secondo piano. Occorre introdurre fin dalle scuole primarie, oltre che in famiglia, un’educazione al digitale che è ormai parte integrante della quotidianità, anche tra i bambini.

Nel momento in cui viene assegnato un dispositivo tecnologico a un ragazzo, il quale ha anche autonomia nel suo utilizzo, non si può fare a meno anche di formarlo e indicare regole di comportamento.

* Presidente dell’Ordinedegli Psicologi della Toscana

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