Unicoop, nell’integrativo c’è la parità di genere

Firmata l’ipotesi di contratto con i sindacati: potenziamento del sostegno alla paternità, orari di lavoro più brevi e attenzione alla sicurezza

Potenziamento del sostegno alla paternità, introduzione del congedo retribuito per le vittime delle violenze di genere, riduzione dell’orario di lavoro e maggiore attenzione alla sicurezza. Sono questi i punti centrali dell’ipotesi di contratto integrativo fra Unicoop Firenze e i rappresentanti sindacali (Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs). L’accordo, firmato ieri, ora sarà sottoposto al vaglio dei dipendenti, circa ottomila lavoratori distribuiti negli 108 punti vendita presenti nelle sette province della Toscana.

Unicoop Firenze, prima cooperativa di consumo della Toscana e la seconda in Italia, con oltre un milione di soci, con questo integrativo punta a "migliorare le condizioni di lavoro in Cooperativa, con un’attenzione particolare ai temi della conciliazione lavoro e famiglia, della tutela delle persone più fragili (lavoratori in condizione di malattia o vittime di violenza di genere), alla sicurezza sul lavoro e della parità di genere attraverso i congedi parentali" fanno sapere dalla cooperativa.

L’accordo, infatti, prevede una misura importante per il sostegno alla paternità, attraverso la previsione di quattro settimane aggiuntive di paternità retribuita al 100% per i padri lavoratori e ulteriori 30 giorni per congedo parentale facoltativo. Questa novità dà gambe ad una campagna, quella per una genitorialità alla pari, che è stata sostenuta da Coop e Unicoop Firenze negli scorsi mesi, attraverso la promozione di iniziative che vanno sotto il nome di "Close the Gape". Sempre in tema genitorialità, l’accordo prevede permessi per la cura dei figli e per la fecondazione assistita. In tema di benessere e welfare "grande attenzione è stata dedicata alla dignità personale e alla parità di genere oltre a prevedere per le vittime di violenza di genere ulteriori 90 giorni di congedo retribuito oltre a quanto previsto dalle norme di legge" ricordano le tre sigle sindacali. La tutela della parità di genere viene garantita anche attraverso l’equiparazione delle unioni civili ai matrimoni tradizionali nel diritto a vedersi riconoscere tutto quello che è previsto dall’integrativo in riferimento a matrimonio e famiglia. Particolare attenzione anche al tema della sicurezza sul lavoro implementando la prevenzione e la partecipazione dei lavoratori, con l’istituzione della Commissione tecnica che avrà il compito di promuovere la diffusione della cultura della prevenzione e della sicurezza, oltre a creare il 28 aprile di ogni anno la giornata dedicata alla sicurezza.

Fra le misure inserite anche il mantenimento dell’orario a 36 ore e la progressiva riduzione da 40 ore a 38 ore per tutti gli assunti dal dicembre 2011, azione questa in controtendenza nel momento in cui il contratto nazionale fissa l’orario a 40 ore. Confermato anche l’elemento del salario variabile partecipativo, che prevede, come sta accadendo proprio in questi giorni, la distribuzione del 25% dell’utile della gestione commerciale ai lavoratori, cui si aggiunge, per venire incontro a chi dovesse affrontare un periodo di difficoltà, la possibilità di acquisti rateali per i lavoratori.

Barbara Berti

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