Una traccia di sangue incastra il ladro di spiccioli a scuola

Un 27enne denunciato per furto aggravato dai carabinieri dopo gli accertamenti scientifici sugli indizi lasciati dall’uomo nell’edificio

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Gli accertamenti scientifici hanno consentito ai carabinieri di individuare il ladro che ha commesso un furto all’interno di una scuola. Una traccia di sangue. Una sorta di firma lasciata a disposizione degli inquirenti. E’ l’indizio lasciato sul luogo di commissione del crimine dal soggetto ritenuto come colui che ha commesso i fatto, e di conseguenza, però, anche l’elemento centrale dell’attività investigativa dei militari dell’Arma della stazione di Cerreto Guidi, in collaborazione con i colleghi del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Empoli.

A finire nei guai, si apprende, è un uomo di 27 anni denunciato alla procura della Repubblica di Firenze con ipotesi di reato quella di furto aggravato. Questa storia inizia nel maggio scorso, quando i militari intervennero in una scuola del cerretese, dove era stato segnalato un furto, avvenuto durante la notte, ad opera di un soggetto che si era introdotto nell’edificio ed aveva sottratto il denaro contenuto nei distributori automatici.

Un copione classico. Sono in genere, infatti, i distribuitoti automatici di bevande e merendine quelli che attirano i ladri dentro gli edifici pubblici, come le scuole, perché lì – con quasi certezza – sanno di poter trovare denaro contante. In quell’occasione, il personale specializzato dell’aliquota operativa rinvenne, all’interno di diverse zone dello stabile, delle tracce di sangue, lasciate verosimilmente dall’autore del furto, dopo che questi si era ferito per forzare la porta d’ingresso ed aprirsi il varco necessario a consumare il furto. L’analisi delle tracce ematiche ha dunque fornito un riscontro positivo e determinante col profilo biologico di un giovane della zona, già noto alle forze dell’ordine per reati analoghi. I riscontri tra quelle tracce e quanto già contenuto nella banca dati della forze dell’ordine ha dato esito che gli investigatori auspicavano per chiudere il caso.

Il matching tra i profili è stato l’indizio chiave che ha indirizzato le indagini e le conseguenti determinazioni dei carabinieri. A questo punto, a carico del soggetto è scattata immediatamente la denuncia alla Procura della Repubblica di Firenze, per il reato di furto aggravato, in attesa di provvedimenti che l’autorità giudiziaria intenderà eventualmente intraprendere.

Carlo Baroni

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