Una Symphony per Facchinetti

L’ex componente dei Pooh stasera in concerto con orchestra e coro. "E’ un progetto a cui tengo tantissimo"

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di Giovanni Ballerini

"Mi sto divertendo da morire, mi sto emozionando tantissimo. E’ un progetto che avevo nel cuore da tantissimo tempo e come sempre le cose quando si desiderano davvero, la vita porta a fare accadere tutta una serie di coincidenza che poi mi hanno portato a realizzare questo mio grande sogno creativo reso possibile dagli arrangiamenti del maestro Diego Basso".

Il Symphony Tour di Roby Facchinetti vede l’ex Pooh protagonista stasera alle 20,45 al Teatro Verdi. Facchinetti sarà affiancato dalla Ritmico Sinfonica Young Orchestra e dal Coro Pop Art Voice Academy diretti da Diego Basso, con la partecipazione del soprano Marina Brocca al posto di Claudia Sasso. In scaletta l’album "Symphony", il sesto da solista, cento minuti di musica in un doppio cd con 19 brani tra i quali 14 del repertorio dei Pooh e di Facchinetti e 5 inediti.

Roby, come è nato il progetto?

"Grazie a un arrangiamento sinfonico del brano "Pierre" fatto da Basso due anni fa. Il risultato era stupefacente e mi colpì molto. In pieno lockdown facemmo un concerto senza pubblico e alla fine capii che era arrivato il momento di realizzare questo progetto Symphony".

Quello che ora è in tour?

"Non poteva che essere una tournée teatrale a tenerlo a battesimo: ha aggiunto emozione a emozione, come il brano "Pierre" che con il nuovo arrangiamento ora brilla nel concerto di una luce davvero intensa. Facciamo tutto il disco, ma non con la stessa sequenza. La filosofia di questo progetto è dare una luce diversa a brani classici per dare un nuovo corso a queste canzoni dei Pooh e l’obiettivo è stato centrato, con emozione e intensità".

Con 40 musicisti dai 18 ai 35 anni sul palco?

"E’ una cosa a cui tengo tantissimo: arrivano da ogni parte d’Italia e sono tutti diplomati e preparatissimi. Ed è un bel segnale: si parla tanto dei giovani che non riescono a trovare una collocazione lavorativa e noi gli stiamo dando una bella opportunità per fare esperienza".

Sta già preparando qualcos’altro?

"Da giugno faremo il tour estivo di Symphony, poi il prossimo anno, a febbraio rimetterò in scena l’opera rock Parsifal del 1973 con i testi di Stefano D’Orazio". Torneranno a collaborare al progetto gli amici Pooh?

"No, è un musical particolare che farò con un’orchestra sinfonica in modo innovativo. Come abbiamo detto nel 2016, dopo la reunion, abbiamo concluso in bellezza i 50 anni di storia dei Pooh davanti a oltre 550.000 spettatori. Valerio Negrini e Stefano D’Orazio non ci sono più, Non avrebbe senso ritirare fuori la band senza di loro. Dopo 80 milioni di dischi venduti e otre 3000 concerti insieme, è meglio che ognuno si ritagli un nuovo percorso".

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