Una petizione per far tornare Simonetta

La mamma in India si è ammalata di polmonite e rischia di stare un mese in ospedale. Il marito: "Qui mancano farmaci e ossigeno"

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di M. Serena Quercioli

Simonetta Filippini sta sviluppando la broncopolmonite da Covid e questo, per il momento, allontana le speranze di un ritorno rapido in Italia. Il peggioramento era iniziato domenica con il vomito e gli svenimenti. La mamma di 45 anni di Campi Bisenzio, si trova in India dal 19 aprile con il marito Enzo Galli per l’adozione di Mariam Gemma di 2 anni, e ieri mattina è stata sottoposta ad una radiografia all’Holy Family Hospital di New Delhi e poi riaccompagnata all’albergo sanitario. Il referto conferma la polmonite bilaterale tipica da Covid e a questo punto serviranno terapie più mirate da fare in ospedale.

Enzo Galli continua a battersi per chiedere un rientro in Italia per tutti gli italiani ammalati e i loro familiari, in quanto il rischio è quello di dover restare mesi in India: "Il prossimo tampone per Simonetta sarà fra 7 giorni, poi 48 ore per il risultato e dopo un altro tampone di controllo. Io e la bambina dovremo rifare i tamponi, ottenere le dimissioni e i posti sui voli. Questo vuol dire far passare un altro mese: qui la situazione è drammatica, ma possibile che nessuno se ne accorge? Come possono curare Simonetta in un ospedale pubblico quando non ci sono farmaci e ossigeno per nessuno? L’ambasciata ci sta fornendo tutto il supporto necessario e se io e la bambina, per ora, stiamo bene non può essere così per Simonetta nel lungo andare".

La coppia doveva rientrare il 28 aprile ma il tampone ha dato esito positivo per Simonetta e la partenza è saltata. Venerdì 30 è stato effettuato il secondo tampone e anche questo è stato positivo. Nel frattempo, Simonetta ha iniziato a manifestare in modo più marcato i sintomi del Covid e pur avendo un po’ di medicine portate dall’Italia, adesso servono terapie più specifiche ma il solo pensiero di tornare all’Holy Family Hospital dove la donna ha già visto tanta gente morire sotto i suoi occhi, non lo accetta. Simonetta sarebbe disposta anche a correre i rischi di un viaggio in aereo, in condizioni fisiche non proprio ottimali, pur di tornare in Italia e mettere in salvo anche questa bambina, da loro tanto desiderata e finalmente abbracciata, che rischia di tornare in un istituto.

A Campi è partita una petizione su Change.org per chiedere al Governo il rientro della famiglie e di tutti gli italiani bloccati e una catena di solidarietà via social. La famiglia Galli è nota infatti perchè anima alcuni gruppi di preghiera nella Diocesi di Firenze. L’Asl di Campi fornirà un supporto psicologico a distanza e il Comune, attraverso il sindaco Emiliano Fossi, è in contatto con l’ambasciata di New Delhi. Ieri Enzo Galli ha registrato un’intervista raccontando il suo dramma alla trasmissione La Vita in Diretta.