"Una mano alle piscine e ai baby nuotatori"

Il presidente Bresci: "I nostri impianti sono quelli che soffrono di più il caro energia che si fa sentire anche sui bilanci familiari"

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di Marianna Grazi

L’attività sportiva nella vita dei più piccoli è una pratica fondamentale non solo per la salute del bambino e della sua socializzazione, ma anche per "dare una parvenza di normalità necessaria" in un contesto di ripartenza post pandemia e di nuove crisi che si presentano all’orizzonte. Ne è convinto Roberto Bresci, presidente del comitato regionale Toscano della Federazione italiana nuoto.

Di qui l’importanza del progetto React Europe, a cui il Comune di Firenze ha aderito e che, dopo una prima tranche di investimenti, vede ancora oltre 700mila euro disponibili per incentivare l’accesso di bambini e ragazzi a qualsiasi attività e per supportare le società sportive: l’amministrazione ha deciso di riservare il 20% delle risorse agli sport natatori, visti gli importanti risultati raggiunti dai nuotatori fiorentini negli ultimi anni, sia per supportare nella gestione degli impianti più costosi. Le famiglie con Isee inferiore a 10mila euro potranno accedere a 400 euro di sostegni per far fare sport ai propri bambini.

I nuotatori fiorentini sono ormai diventati un modello per tanti bambini e ragazzi che si vogliono avvicinare a questi sport, ma per far sì che ‘nascano’ i campioni di domani alle società serve la garanzia di avere un’attività di base costante e i fondi necessari a poter sostenere i costi degli impianti. "Quella della riserva per i nostri sport è una bellissima notizia e vedo questo progetto in maniera più che positiva - afferma Bresci -. Al di là di far girare l’attività di base c’è da far funzionare gli impianti, per garantire l’utenza. Così si dàsostegno proprio alle nostre discipline, che in questo momento soffrono maggiormente".

I risultati sportivi depongono a favore della scelta, ma c’è grande timore per la ripresa, per la stagione autunnale con l’incremento dei costi energetici e le incertezze che poi ne conseguono anche sui bilanci delle famiglie: "Se lievitano i costi sul bilancio familiare poi qualcosa le stesse famiglie saranno costrette a tagliare, ed è probabile che l’attività sportiva possa essere tra queste", continua il presidente del comitato toscano. L’impegno da parte dell’amministrazione comunale punta a risolvere problemi come questo: " stata dimostrata grande sensibilità per la sofferenza dei nostri impianti natatori", ringrazia Bresci, che sottolinea come le piscine siano le strutture "con i più alti costi energetici e, di conseguenza, sono quelle che stanno avendo le maggiori difficoltà". In sostanza, quindi, quella somma di denaro per lle famigli, perché possano portare i figli in piscina, secondo lui porterà sicuramente benefici anche alle società sportive stesse, perché possano continuare ad offrire un servizio indispensabile.

Infine il sostegno ai piccoli che scelgono di fare nuoto, per il presidente della Fin Toscana, serve anche a sensibilizzare sulla sicurezza in acqua, "un tema fondamentale anche visti i molti incidenti che accadono soprattutto in mare durante la stagione estiva. Garantire l’attività didattica e l’insegnamento diventa insomma importantissimo fin da piccoli e questa scelta da parte dei nostri amministratori dimostra sensibilità anche in questo senso".

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