Quattro serate con personaggi come Gioele Dix, Cesare Cremonini, Neri Marcorè, Roberto Vecchioni, Pierluigi Bersani. La musica, i dibattiti. Una mostra. Dal 4 al 19 luglio a Firenze arriva ‘La Gaberiana’, il festival che ha la direzione artistica di Andrea Scanzi e che è stato organizzato, all’interno dell’Estate Fiorentina, in occasione del ventennale della scomparsa del grande artista e ad un anno dall’intitolazione a Gaber di una piazza in zona Isolotto. Quattro le date, tutte concentrate all’Isolotto: il 4, 17, 18 e 19 luglio. E dal 4 al 19 luglio, alla biblioteca Canova, la mostra ‘L’alba di Gaber’, a cura di Flavio Oreglio. Gli incontri saranno coordinati da Andrea Scanzi.
L’apertura, il 4 luglio, vedrà oltre all’inaugurazione della mostra un incontro con Gioele Dix (ore 20) e successivamente (21.30) quello con Cesare Cremonini, quest’ultimo dal titolo ‘Dialogo tra un impegnato e un non so’. Entrambi gli appuntamenti si terranno in piazza Gaber e sono, come tutti gli altri, a ingresso libero. Il 17 luglio a Firenze arrivano Neri Marcorè (ore 19.30) e Roberto Vecchioni (ore 21.30), mentre il giorno successivo spazio all’evento ‘Io se fossi Gaber’ alla Limonaia di Villa Strozzi. In serata (dalle 21.30) ci sarà lo spettacolo di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, interpretato da Giulio Casale, dal titolo ‘Polli di allevamento’. Il 19 luglio, in piazza dell’Isolotto, l’incontro con Pierluigi Bersani dal titolo ‘Qualcuno era comunista’ (ore 19.30). Due ore più tardi, nello stesso luogo, ‘Io come persona-Storie e utopie del Signor G’, spettacolo-concerto con la narrazione di Scanzi. Scanzi ha detto che "la presenza di Sandro Luporini è un regalo immenso", sottolineando come "Gaber sia stato un unicum irrinunciabile nella storia della musica italiana: rivoluzionario, scomodo, profetico. Geniale e non etichettabile, libero e irripetibile. In lui convivevano Brel e Pasolini, Sartre e Céline, Adorno e Brecht. Viveva a teatro e per il teatro. Ti faceva ridere, ti faceva pensare: Gaber era bellissimo".
La vicesindaca e assessora alla cultura Alessia Bettini ha osservato che l’obiettivo è cercare "di ricordare una figura importante, uno spirito libero e una grande coscienza critica che sapeva indignarsi ma anche farci sognare, un modo bellissimo per trasformare la memoria in cultura, conoscenza e comunità". "Il fatto che il nostro quartiere sia al centro di questa rassegna ci riempie di orgoglio e di gioia – ha concluso il presidente del Q4 Mirko Dormentoni –. Siamo certi che saranno iniziative bellissime e molto partecipate, con l’obiettivo di ricordare una grandissima figura come Gaber".
Niccolò Gramigni