Tutto pronto per la ’Settimana epocale’ Nardella: "Firenze parlerà al mondo intero"

La sistemazione delle delegazioni negli alberghi della città, le convenzioni con i taxi e gli interpreti per le simultanee in sei lingue

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di Olga Mugnaini

La "settimana epocale è cominciata". Così l’ha definita il sindaco Dario Nardella, che domani lascerà al presidente del Consiglio Mario Draghi il compito di dare il via al confronto con i sindaci e i vescovi delle città più importanti del Mediterraneo.

Una settimana nel segno di La Pira, che sarà conclusa domenica dal Capo dello Stato Sergio Mattarella e dalla messa celebrata da Papa Francesco.

In qeusti giorni si parlerà di pace, ambiente,immigrazione, cultura, emergenza sanitaria.

‘Spes contra spem’, la speranza contro la speranza. Le parole di San Paolo sono una sorta di stella polare, così come lo furono proprio per La Pira, che utilizzò a più riprese la frase come motto e simbolo dell’idea audace di chi sa “osare l’inosabile”.

"Sono emozionato e orgoglioso - ha detto Nardella -, perché Firenze ritrova la sua missione: una città che parla al mondo. Non è mai successo, nella storia recente, che in una qualunque città si ritrovassero i sindaci e i vescovi delle città più importanti del Mediterraneo alla presenza del Papa".

Ma organizzare l’evento non è stato uno scherzo, fra logistica, appartato di sicurezza e ospitalità.

L’arrivo delle 65 delegazioni da quindici diversi Paesi, ha portato se non altro anche una boccata d’ossigeno al settore alberghiero, fortemente in crisi.

Si calcola che saranno circa trecento le notti prenotate negli hotel, tutti in città, per i sindaci e i loro accompagnatori, la cui ospitalità è stata organizzata dal Comune, in collaborazione con Firenze Convention Bureau. Mentre per quanto riguarda le delegazioni dei vescovi, è stata la Cei, la conferenza episcopale, a provvedere al pernottamento dei relatori.

Su come sia avvenuta la distribuzione degli ospiti rimane un grande riserbo per motivi di sicurezza.

Da Tirana a Sarajevo, Beirut, Istanbul, Roma, Napoli, Milano, Atene, Siviglia, Marsiglia, La Valletta, Porto, Tel Aviv. Luoghi e realtà diversi. Anche la ripartizione dei costi è molto articolata, in parte sostenuta da Firenze, in parte dalle stesse delegazioni che hanno accolto l’invito.

Per agevolare gli spostamenti in città, è stata stipulata una convenzione con le due cooperative fiorentine di taxi, in modo da avere tariffe fisse e ridurre al minimo l’utilizzo degli ncc. A ciò si aggiunge l’accordo già raggiunto con Autolinee Toscane, che collaborerà con gli organizzatori del convegno "Mediterraneo Frontiera di Pace" assicurando i servizi di trasporto a Firenze dei delegati della Cei.

Nel corso della settimana diversi sono infatti i luoghi coinvolti dall’evento, passando da Palazzo Vecchio, a Santa Croce al Teatro del Maggio, nel nuovo auditorium Zubin Mehta. Qui, proprio domani pomeriggio, il Presidente Draghi incontrerà le istituzioni locali e i rappresentanti del tessuto economico dell’area metropolitana.

Imponente, insomma, il dispiegamento delle forze in ausilio delle conferenze con così tanti ospiti stranieri. Enic, che ha vinto l’appalto del servizio “congressuale“ per 150mila euro, metterà a disposizione l’attrezzatura per il convegno, le hostess e il personale d’accoglienza, il catering e e numerosi interpreti per le traduzioni in simultanea. Non a caso, come in una piccola cittadella dell’Onu, le conferenze saranno tradotte in simultanea in più lingue: italiano, inglese, francese, spagnolo, arabo e turco.

All’incontro dei sindaci interverrà anche il direttore generale dell’Unesco, che terrà un discorso di apertura venerdì mattina.

"In questi giorni così importanti - conclude Nardella – con tanti relatori internazionali, tra cui l’Alto commissario dell’Onu per i rifugiati, Filippo Grandi, la direttrice generale dell’Unesco, Audrey Azoulay, la vicedirettrice dell’Oms, Zsuzsanna Jakab, da Firenze partirà un messaggio di pace al mondo intero, in particolare rivolto all’Ucraina e alla Russia".