Turismo a Pasqua tra guerra e Covid. "Prenotazioni sì, ma prevale la cautela"

Dalle città d'arte al mare, si conta soprattutto sul turismo interno e, in parte, europeo

Turisti a Firenze

Turisti a Firenze

Firenze, 11 marzo 2022 - Doveva essere la “Pasqua della ripartenza”, preludio di un’estate da incorniciare. Ma la guerra ha sparigliato le carte nel modo più atroce. E il mondo del turismo guarda al futuro con preoccupazione.

Città d'arte, "La voglia di viaggiare persiste"

“Le città d’arte e la Toscana saranno comunque piene, perché c’è voglia di turismo - dice Aldo Cursano, presidente di Confcommercio Toscana -. A conti fatti però è possibile che sia la Pasqua che l’estate non offrano quella vera boccata d’ossigeno di cui il comparto avrebbe bisogno, dopo due anni di pandemia”.

“L’Italia e la nostra regione in particolare sono tra le mete più desiderate - prosegue Cursano -. Prima dell’invasione russa dell’Ucraina le aspettative erano davvero rosee. Con l’allentamento delle restrizioni Covid, si preannunciavano ottimi numeri. Il problema è che, con la guerra, molti sospendono le prenotazioni e prevale la cautela. È normale che sia così. Per fortuna gli studenti Usa hanno ripopolato Firenze, grazie anche all’ottimo lavoro della console. Ma il turismo di qualità sarà frenato. Le aziende sono al terzo anno di sofferenza. Qui è a rischio il nostro modello produttivo”.

Federalberghi: "Le prenotazioni aumenteranno per Pasqua, ma tutto può cambiare in 24 ore"

Non nasconde la preoccupazione anche il presidente di Federalberghi Firenze, Francesco Bechi: “Si sentiva soffiare il vento della ripartenza. Ma poi è arrivata la gelata. Prima dello scoppio della guerra avevamo segnali incoraggianti anche dall’America. Ma ora è evidente che, vista la situazione, non avremo quel turismo internazionale che ci ha sempre contraddistinto”. Per il momento, le prenotazioni pasquali si traducono in un’occupazione delle strutture al 40-50%. “Un dato che, se tutto va bene, aumenterà con l’avvicinarsi della Pasqua”, afferma Bechi. Il dramma è che la situazione può capovolgersi in ventiquattr’ore. E' scontato che “le persone tendano a non allontanarsi troppo da casa”.

“Sulla falsariga delle scorse due estati, ci attendiamo un turismo interno e, in parte, europeo, coi tedeschi che non vedono l’ora di godersi le vacanze in Toscana”, afferma Bechi. “Siamo ottimisti per natura, ma anche realisti - aggiunge -. La situazione è molto complicata. Gli aiuti al comparto da parte del governo sono stati del tutto insufficienti. Eppure il settore occupa un milione e mezzo di addetti a livello nazionale. Ci vorrebbe più attenzione. Da parte nostra, facciamo sempre il possibile. Non a caso, gli alberghi hanno subito dato la loro disponibilità per l’accoglienza dei profughi”.

​Sulla costa, "Pesano i rincari, ma non mancherà il turismo di prossimità"

Anche in Versilia la cartolina è in chiaro-scuro. “Le prenotazioni erano partite bene, ma negli ultimi giorni hanno subito un blocco - le parole di Marco Daddio, presidente balneari Lido di Camaiore -. Per Pasqua prevediamo un certo movimento, perché la voglia di mare è moltissima, ma certo pesano le incertezze internazionali e i rincari, pesantissimi. Per l’estate, le prenotazioni sono sugli standard dello scorso anno. Al momento si tratta soprattuto di italiani”.

A Forte dei Marmi si farà sentire, in negativo, l’assenza dei russi, con il loro shopping sfrenato e gli affitti stagionali da capogiro. Diverso è il caso di Lido di Camaiore, Viareggio e Torre del Lago. “Il nostro è sempre stato un turismo variopinto, sia da Panda che da Ferrari - prosegue Daddio -. Non credo, comunque, che la prossima estate non lavoreremo. Senza dubbio il turismo di prossimità non mancherà. Certo, la guerra porta preoccupazioni che stonano con la serenità che dovrebbe far da sfondo all’idea di vacanza. C’è poi la spada di Damocle, sui gestori, della direttiva Bolkestein. Speriamo che il governo capisca che il nostro settore è un’eccellenza riconosciuta in Europa”.

Anche in Maremma tutto fa pensare che Pasqua ed estate restino in linea con i due anni precedenti. Stanno andando molto bene le richieste di affitto di appartamenti