Turismo in crisi Giusto fermare le guide abusive

Paola

Migliosi*

Da anni ci stiamo battendo contro i cosiddetti i free tour, le visite della città che con la scusa di una mancia in cambio di una guida mettono in circolo migliaia di euro, fuori da ogni controllo. Un fenomeno che ha preso piede prima a Venezia e che subito dopo ha attecchito anche a Firenze prendendo sempre più spazio soprattutto tra i turisti mordi e fuggi, tra coloro che programmano online la propria vacanza

e, allettati dall’idea di non pagare o pagare poco, scelgono questa forma di intrattenimento a scapito

delle visite guidate autorizzate. Siamo quindi soddisfatti

che il Comune di Firenze, con l’assessorato al turismo, sia sulla strada giusta per combattere questo dannoso fenomeno. Dannoso per le guide turistiche autorizzate, con anni di studio sulle spalle, per le agenzie turistiche e per la città. Sia dal punto di vista economico visto che queste persone sfuggono totalmente al fisco e sia dell’immagine: non si possono lasciare la nostra storia e la nostra tradizione nelle mani di persone senza titolo per poterla illustrare.

In un momento come questo,

si tratta di un segnale molto importante, di attenzione verso le persone che lavorano

nel rispetto della legalità e soprattutto della città. È un periodo molto duro per tutti noi che lavoriamo nel settore del turismo, a causa dell’emergenza sanitaria ci sono colleghi che non lavorano da febbraio e non si sa in quanti l’anno prossimo riapriranno la propria partita iva. Quindi bisogna assolutamente tutelare chi esercita la propria professione osservando tutte le regole. Ora però bisogna andare avanti

e insistere con i controlli altrimenti gli sforzi fatti non saranno serviti a niente e chi, fino a oggi ha continuato a organizzare free tour con danni economici notevoli che si sono ripercossi su tutto il settore, continuerà a farlo.

*Presidente Confguide Confcomemrcio

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