"Turismo di qualità col marchio Impruneta"

Meno di due anni per mettere a punto con ristoratori e albergatori l’organizzazione di iniziative, tra studi di settore e promozioni mirate

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Il 2022 sarà l’anno del "brand Impruneta": per il vicesindaco Matteo Aramini (foto) "è tempo di ripartire insieme, senza personalismi. Il 2021 sarà il banco di esame, il successivo avremo la prova del nove". Lancia un appello agli operatori del turismo: "Da settembre partirà il tavolo di lavoro di una quindicina di persone. Entro il 30 giugno ogni settore proponga i propri rappresentanti, per non rimanerne fuori". I risultati di quanto è stato fatto negli ultimi due anni tra amministrazione e operatori locali, dice, è nei dati della Città Metropolitana con una permanenza turistica in paese passata da 2,8 notti a 3,39. "Lavoriamo per un turismo di qualità che resti sul territorio e crei economia", suggerisce. Invitando tutti a collaborare: "Il ristoratore può presentare piatti realizzati con ingredienti locali, la struttura ricettiva può esporre produzioni artigiane. Deve vincere il marchio Impruneta, lavorando in squadra. Possiamo così prevedere per esempio studi di settore sulla provenienza turistica e avviare marketing mirato per quello specifico mercato".

Stiamo lavorando in nome di un turismo di qualità anche al tavolo dell’ambito fiorentino, e per un regolamento etico che premi gli operatori sani e legali. È un’occasione per riscrivere le regole e per migliorare infrastrutture e opportunità anche dei paesi della cintura fiorentina". Impruneta ha anche due nuovi strumenti da sfruttare: "L’ufficio turistico ai loggiati del Pellegrino, della cui gestione si parlerà a primavera, e il progetto di archeologia della produzione nella Fornace Agresti, dove abbiamo già sistemato il fondo librario Alinari".

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