
FIRENZE
Povero Biancone. Non è certo la prima volta che qualcuno lo “violenta“. Anche se, a scorrere l’archivio delle cronache, tanti, negli anni, sono stati i bagni proibiti nella fontana. Per risalire a un danneggiamento, tipo quello di cui si è reso protagonista l’altra notte il 22enne turista tedesco, bisogna andare un po’ indietro negli anni.
Era il 2005, giunta Domenici. Non era ancora l’epoca dei selfie, ma il cuoco Claudio S. - all’epoca 28enne - animato dalla volontà di scattare una bella foto s’infilò nel complesso monumentale. Per arrampicarsi sull’imponente Nettuno, lo prese per mano, staccandogliela di netto.
Va detto che il cuoco ebbe un sincero pentimento: scrisse, forse su suggerimento del suo legale, l’avvocato Francesco Bevacqua, una bella lettera di scuse alla città (recapitata al primo cittadino) e allegò pure un assegno di tremila euro, cifra tutt’altro che irrisoria, tanto più che il 28enne non navigava neanche nell’oro.
Già, i soldi. Per il sindaco Nardella le sanzioni pecuniarie da capogiro sono l’unico deterrente efficace per tenere lontani vandali, ubriachi, esibizionisti, pericolosi cacciatori di selfie e creatori di contenuti estremi (sempre più in voga).
Quello alla fontana dell’Ammannati, è un "danno da cinquemila euro, chi lo ha fatto dovrebbe pagare dieci volte di più. Bisognerebbe riportare a scuola chi ha fatto tutto questo. E bisognerebbe mandare queste persone a pulire dove hanno sporcato", ha ripetuto Nardella alla tv. "Perché i reati ambientali sono puniti così duramente e i reati contro i beni culturali no? Servono multe salatissime, così se lo ricordano per tutta la vita", ha aggiunto.
A giorni, dovrebbe partire il restyling. L’intervento non sarà impossibile, ma neppure semplicissimo. Un peccato, comunque, dover intervenire di nuovo su un’opera che, con un lavoro durato due anni e completato a inizio del 2019, era stata completamente restaurata. Un lifting costato un milione e mezzo di euro di art bonus, veicolati dalla maison Ferragamo.
ste.bro.