E’ uno dei reati più odiosi: raggirare donne sole o anziani che si trovano alla guida in macchina accusati di aver causato un incidente, sia pure lieve. E’ la truffa dello specchietto: le vittime designate vengono agganciate dal malvivente, che prima con un sasso ha fatto credere a un impatto tra la sua macchina, e quella della persona presa di mira. Il truffatore abbaglia, si ferma e fa fermare il suo obiettivo. Reclama, pretende un indennizzo al volo, in contanti, spesso sui cento euro, senza mettere di mezzo le assicurazioni e far scattare il ’malus’. Nel ‘conto’ mettiamoci pure l’atteggiamento intimidatorio.
La squadra di polizia giudiziaria della Polizia Stradale di Firenze, guidata dalla dottoressa Teresa Nobile, ha indagato su uno di questi presunti autori di truffe on the road e l’ha arrestato, a Pistoia, dove ora si trova, su ordine del giudice Maurizio Caivano. Richiesta di misura cautelare firmata dal pm Gianni Tei a carico di Francesco D’Amico, 35 anni, proveniente dala periferia romana, scovato nella sua abitazione di Pistoia dove sconterà i domiciliari. Sequestrata la Volkswagen Polo utilizzatizzata per compiere le truffe.
D’Amico agiva per lo più a Firenze scegliendo le vittime con cura, agganciate in posti isolati: persone deboli, sole, dalle quali quasi sempre riusciva a farsi dare del denaro. La finzione: la rottura dello specchietto della sua Polo, bianca, malridotta. Di fronte alla proposta di constatazione amichevole del danno, o di chiamata al 113 (cosa da fare sempre, senza indugi) se ne andava. Ma spesso gli andava bene: addirittura in alcune occasioni avrebbe accompagnato le vittime a prelevare al bancomat...La Stradale studiate alcune denunce ha individuato il presunto truffatore, che pregiudizi per estorsione e truffe.
giovanni spano
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