Treno urta piattaforma, si indaga per lesioni colpose. Ipotesi cestello troppo sporgente

Feriti tre operai dipendenti della ditta Cemes con sede a Pisa e due macchinisti. E' successo a Campo di Marte all'interno della Galleria del Pellegrino

Incidente ferroviario, gravi tre operai

Incidente ferroviario, gravi tre operai

Firenze, 7 dicembre 2018 - Incidente ferroviario la notte scorsa poco dopo mezzanotte: un treno merci, che viaggiava tra le stazioni di Campo Marte e Statuto a Firenze, in galleria ha urtato una piattaforma su rotaia sulla quale si trovavano tre operai che sono caduti a terra, sul massicciato. 

Inizialmente stabilizzati e immobilizzati, sono stati trasportati all'ospedale di Careggi dalle ambulanze del 118, intervenute insieme a 2 squadre di vigili del fuoco, che hanno lavorato per garantire il recupero dei feriti, 'in sicurezza', da parte dei sanitari all'interno della galleria. Le condizioni dei tre uomini sono gravi: come spiegano dall'Azienda ospedaliera universitaria di Careggi, si trovano ricoverati in prognosi riservata per politraumi. Anche i due macchinisti del treno merci sono rimasti feriti nell'incidente ma in modo non grave, e sono stati dimessi dall'ospedale questa mattina intorno alle 7.

Incidente ferroviario, treno urta piattaforma: tre operai feriti
Incidente ferroviario, treno urta piattaforma: tre operai feriti

Secondo quanto spiegato dalla Polfer, la piattaforma su rotaia e il treno merci che l'ha urtata si trovavano su binari diversi. Le cause dell'incidente sono ancora in corso di accertamento. Sul posto anche la polizia scientifica, la Polfer e personale di Rete ferroviaria italiana, oltre ai tecnici del servizio di prevenzione sui luoghi di lavoro dell'Asl.

La linea ferroviaria, di 'cintura' tra le stazioni di Firenze, è stata interrotta per tutta la notte e intorno alle 6 è stato riaperto un binario. Dalle 8.35, hanno fatto sapere delle Ferrovie, il traffico ferroviario sui binari della linea di cintura Firenze Rifredi - Statuto - Campo Marte ha ricominciato a tornare progressivamente alla normalità. Quaranta gli operatori del Gruppo Fs Italiane (25 di Rete Ferroviaria Italiana e 15 di Trenitalia) impegnati negli interventi per la ripresa della normale circolazione e nell'informazione e nell'assistenza per le persone in viaggio.

Registrati ritardi fino a 60 minuti per 19 treni Alta Velocità, 4 Intercity e 10 Regionali. Due convogli regionali sono stati cancellati, 5 limitati nel loro percorso.

Intanto la procura di Firenze ha aperto un fascicolo per lesioni colpose, al momento a carico di ignoti. Il pm Paolo Barlucchi, titolare delle indagini, ha disposto il sequestro della piattaforma su cui stavamo lavorando i tre operai rimasti ferito e del locomotore del treno merci. Una delle ipotesi che in questo momento sarebbero al vaglio, è che il cestello si trovasse spostato lateralmente rispetto ai binari, in una posizione troppo sporgente per permettere il passaggio del treno. Secondo quanto appreso, al momento dell'incidente gli operai, dipendenti della ditta Cemes con sede a Pisa, si trovavano su un cestello sopraelevato rispetto alla piattaforma, impegnati in lavori di manutenzione della linea elettrica. Sempre in base a quanto emerso, il treno merci, che era autorizzato al transito sul binario, avrebbe urtato violentemente il cestello. A seguito dello scontro gli operai sono stati sbalzati sulla massicciata da un'altezza di cinque metri. Uno di loro, rimasto ferito, sarebbe figlio di un dirigente dell'azienda. Il finestrino del locomotore è andato in frantumi, ferendo in modo non grave i due macchinisti.

Appresa la notizia dell'incidente, l'assessore ai trasporti e alle infrastrutture della Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli, ha rivolto un pensiero ai tre operai rimasti gravemente feriti, auspicandosi "che possano uscire da questa terribile esperienza prima possibile". Secondo Ceccarelli "è chiaro che questo avvenimento porta drammaticamente di nuovo al centro dell'attenzione il tema della sicurezza sul lavoro" e "quanto avvenuto è motivo di grande preoccupazione e dimostra ancora una volta la necessità della massima attenzione. Ne ha risentito anche il servizio ferroviario, un aspetto che rispetto alla salute delle persone coinvolte è secondario, ma che il gestore deve comunque tenere in considerazione".

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