"Tremava tutto: è stato spaventoso" La corsa in strada, poi il sollievo

A Impruneta e San Casciano il sisma è stato avvertito con maggiore forza. Paura tra la popolazione. Le testimonianze: "Breve ma intensa, ho sentito la casa muoversi". Un’altra scossa in serata

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Nel cuore della terra, sotto Impruneta, è nato il terremoto che spaventa Firenze. Alle 17,50, alla profondità di 10 chilometri sotto la crosta terrestre si è liberata l’energia che ha fatto tremare case e palazzi, mettendo paura a tutti i residenti del comune che è la porta del Chianti. Danni rilevati al momento non ce ne sono. Ma ovviamente l’apprensione è stata tanta e non solo nel comune imprunetino e in quelli limitrofi ma anche a Firenze e in modo particolare nella cintura urbana di Bagno a Ripoli e nei quartieri sud della città.

"Sicuramente i residenti si sono impauriti – ha detto il sindaco di Impruneta Alessio Calamandrei – anche se la scossa, 3.7 di magnitudo è stata meno intensa rispetto a quella del 2014, quando i sismografi fecero segnare 4.2".

"La situazione – prosegue poi – si è tranquillizzata immediatamente dopo la scossa qualcuno è uscito dalle case, ma dopo aver raccontato le proprie paure ai vicini, tutti hanno fatto rientro nelle loro abitazioni. Per il momento non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione di danni. Penso domani (oggi ndr) avremo informazioni più chiare in proposito".

Ma è evidente che la scossa ha lasciato un bel po’ di paura tra la gente di Impruneta. La biblioteca è stata evacuata a scopo precauzionale subito dopo la scossa e tante delle persone che erano al lavoro nei negozi, ugualmente sono scese in strada.

"Ho sentito molto bene la casa – racconta Gabriele Galanti – è stata breve ma forte. Sono tremate le vetrine. Io mi trovavo al lavoro. Sono un po’ in apprensione per questa notte, speriamo non ci si debba svegliare". Valentina Giannelli ha visto la paura negli occhi delle persone. "Lo sconcerto – ha detto – ha fatto uscire tutti quanti fuori. E’ stata una frazione di secondo, la gente si è riversata in strada perché la scossa è stata forte e ben percepita".

Silvia Poggi lavora in una Rsa, e si è dovuta occupare della sicurezza degli ospiti: "Ero al lavoro quando c’è stata la scossa – racconta – siamo usciti, andati al punto di raccolta, curando la messa in sicurezza anche delle persone che si trovavano all’interno. Solo che mi preoccupa stanotte".

"Io ero nel mio negozio in piazza – ha detto Carlo Mattioli – e non ho sentito niente. La mia nipote invece ha avuto molta paura. Impaurita anche mia moglie, che si trovava a Tavarnelle dai nipotini e mi ha raccontato di essere stata molto impaurita dalla scossa".

Nel 2014 la scossa fu registrata dai sismografi alle 11,36. In quel caso l’epicentro fu tra Greve, Impruneta, San Casciano e Tavarnelle. Anche in quel caso non ci furono segnalazioni di danni; in precedenza ci furono altre scosse con magnitudo compresa tra 3.8 e 2.1. Impruneta e buona parte dei comuni del Chianti sono inseriti in zona 3 per quanto riguarda il rischio sismico (zona che può essere interessata da rari e pericolosi terremoti). Altro discorso per il Mugello, che invece è inserito in area sismica 2 (zona in cui si verificano terremoti di elevata intensità".

La paura a Impruneta è stata tanta, alla pari degli altri comuni del Chianti, dove la percezione del sisma è stata diffusa, come diffusa è stata la paura di possibili danneggiamenti.

In serata, dopo le 22, c’è stata un’altra scossa, più o meno di stessa intensità della prima. Gli allarme di macchine e case sono scattati a ripetizione nel buio. E la notte è calata nella paura.

Fabrizio Morviducci

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