Transizione energetica Chiamata per le start up

Progetto lanciato da Baker Hughes-Pignone con Nana Bianca e Impact Hub. Dai materiali innovativi alla decarbonizzazione, tre filoni per attrarre idee

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di Lisa Ciardi

Selezionare startup ad alto contenuto tecnologico provenienti da tutto il mondo, capaci di sviluppare progetti a sostegno della transizione energetica. È la scommessa di "Energy Ideas Generation Program", progetto lanciato a Firenze da Baker Hughes con la collaborazione dello startup studio Nana Bianca e di Impact Hub. Il programma individuerà cinque progetti attraverso una "call for ideas", seguita da un programma di affiancamento e scouting diretto su tre filoni: la ricerca e lo sviluppo di materiali innovativi alla base di nuove soluzioni per la transizione energetica; la gestione intelligente della supply chain (la catena della distribuzione logistica); soluzioni e tecnologie per decarbonizzare le industrie pesanti. "Con questo progetto – ha commentato Paolo Barberis, co-fondatore di Nana Bianca insieme ad Alessandro Sordi e Jacopo Marello - elaborato insieme a Baker Hughes, abbiamo la possibilità di attrarre a Firenze le startup innovative che vogliono lavorare su queste tecnologie. Riteniamo sia una grande occasione per la città e soprattutto per i giovani innovatori". "Il programma – ha spiegato Alessandro Sordi - vuole essere un punto di riferimento per le startup e una rampa di lancio per i progetti legati all’innovazione in ambito energetico, con un focus particolare sulle nuove frontiere dell’energia".

Le startup possono candidarsi collegandosi a energyideas.it fino all’8 agosto 2022. La selezione delle idee e dei team migliori sarà a cura di Nana Bianca, che curerà anche l’organizzazione del programma di open innovation, mettendo a disposizione l’esperienza e la professionalità del proprio ecosistema, l’affiancamento e il supporto nello sviluppo di prodotti o servizi assieme a Baker Hughes. Collaborerà all’attività anche Impact Hub Firenze.

Ogni startup avrà la possibilità di partecipare a 16 settimane di accelerazione, con un budget di 20mila euro, workshop di allineamento con il personale di Baker Hughes e l’affiancamento di professionisti dell’Innovation team interno al gruppo industriale. "L’innovazione ha un ruolo di primo piano nel percorso per la transizione energetica e da sempre è al centro dei nostri processi produttivi – ha detto Paolo Noccioni, presidente di Nuovo Pignone, Turbomachinery & Process Solutions, Baker Hughes -. Crediamo molto nella collaborazione e nell’innovazione. Questo nuovo progetto realizzato in collaborazione con Nana Bianca creerà un nuovo ecosistema di innovatori a Firenze, generando valore per il territorio e non solo". "Tutta Firenze può diventare un grande hub – ha commentato l’assessore Benedetta Albanese, portando i saluti del sindaco Nardella – e questo progetto è l’occasione per aprire un fronte importante, molto più ampio".

"La nostra città – ha spiegato Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di commercio di Firenze – ha sempre vissuto soprattutto d’innovazione. Cultura e turismo sono state conseguenze collaterali per quanto importantissime. Oggi è stato fatto un passo rivoluzionario, unendo due realtà cruciali del nostro tessuto come Pignone e Nana Bianca".

"Il fine dell’Università – ha detto il professor Alessandro Monti, della Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione - è produrre competenze, ma la vera mission è esportarle. In questo caso non solo centriamo questo obiettivo ma riusciamo a farlo a chilometri zero". "È interessante vedere insieme tradizione e innovazione – ha commentato Lapo Baroncelli, vicepresidente di Confindustria Firenze – a maggior ragione su un tema cruciale come quello dell’energia".

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