"Il traffico ci fa crollare le case", la protesta di via Senese

Via Senese guida la protesta anticrepe. "Venerdì tre ore di protesta per dire basta"

Quasi 300 passaggi di bus al giorno rendono via Senese un colabrodo (New Pressphoto)

Quasi 300 passaggi di bus al giorno rendono via Senese un colabrodo (New Pressphoto)

Firenze, 13 marzo 2018 - Qualcuno di loro giura che le crepe spuntate in salotto siano l’ultima prova che la strada caschi a pezzi. Troppi veicoli che sfrecciano (6.967 al giorno stimati dal Comune), troppi bus a doppio volume, quelli da 28 tonnellate. Ma soprattutto troppi gli incidenti (44 solo nel 2016) i decibel, le buche e le vibrazioni sparate dall’asfalto sulle finestre. Dietro le quali a 200 residenti, via Senese, sembra un ritaglio martoriato di tangenziale. Almeno nel tratto «basso», da Porta Romana a via di San Gaggio. Quasi 1.200 metri con un compito sporco: ingoiare il traffico in arrivo dall’autostrada, sputandolo in città. E viceversa. Sobbarcandosi quasi 300 passaggi di bus al giorno.

"Che qui – raccontano – vanno, come le auto, a tutta velocità". E così 200 residenti nel 2016 hanno dato vita al Comitato di tutela di via Senese e del San Gaggio radunando le 7 vie che infilano lo stradone. Gli stessi che, per venerdì, stanno organizzando un corteo di 3 ore lungo la Senese per dire basta all’invasione. "La scelta – spiega la presidente del comitato, Silvia Ragionieri – è arrivata dopo un anno di richieste al Comune che, purtroppo, nonostante sopralluoghi non ha fatto niente".

Ma cosa scortica i nervi di via Senese? La lista dei problemi è lunga. Il primo è la velocità. "Le auto in questo tratto – spiegano dal comitato – toccano anche i 90 chilometri all’ora. Lo stesso vale per i bus che, qui, sono tantissimi".

Il risultato? Un tamburo fisso che picchia sulle finestre e attraversamenti thriller. Specie se le uniche 4 zebre nel tratto sono invisibili. «Da tempo – spiegano – abbiamo chiesto isole pedonali come sul viale del Poggio Imperialie per indurre i veicoli a rallentare». L’altro problema è l’asfalto: "Qui è strapieno di buche, anche pericolose". Per capirlo basta una camminata nel tratto porta Romana-Mascagni: 12 i crateri in 300 metri. Palazzo Vecchio a dicembre ha inserito via Senese nella lista delle strade da sottoporre a restyling entro fine anno. "Ma – spiegano – chiediamo che l’asfalto qui sia fonoassorbente per limitare il rumore di quasi 7mila veicoli al giorno".

Guai anche sul fronte pedoni: le buche infestano pure i marciapiedi "che – aggiungono – in certi punti sono tanto stretti da non permettere il passaggio". La colpa è anche dei lampioni che costringono a schiacciarsi sulla parete per passare. Oppure buttarsi in strada rischiando il peggio. Ai pali, quando va male, si aggiungono le ruote delle auto sul marciapiede nella strettoia all’angolo con via delle Campora.

Ma il colpo finale, per il comitato, sarebbe arrivato con la Ztl O che ha eliminato l’ingresso di 36 e 37 lungo via dei Serragli e via Romana, obbligando i residenti della Senese al pit-stop in via Romana per poi montare sull’11. "La beffa – spiegano – è che ai bus per turisti a due piani è consentito entrare senza problemi". Il Comune però, qui, le sue promesse le aveva fatte: studi di fattibilità per nuovi semafori, un’isola pedonale, rallentatori ottici e barriere contro sosta selvaggia. "Ma all’istanza di accesso agli atti – concludono i cittadini – per vedere a che punto fossero, il Comune non ha risposto".

L’unica alternativa? "Scendere in strada venerdì pomeriggio".

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro