Nella giungla dei viali tra lavori e crisi di nervi. Da Careggi a Varlungo un’ora d'auto

Traffico, i giorni più difficili. La nostra prova sul campo: per attraversare la città si impiega lo stesso tempo che serve per andare al mare

Traffico caotico in questi giorni nelle strade fiorentine

Traffico caotico in questi giorni nelle strade fiorentine

Firenze, 22 settembre 2021 - L’ennesimo ordinario giorno di... straordinario traffico. Potrebbe essere riassunta così qualsiasi data dell’ultima settimana fiorentina, che in questo ultimo scorcio d’estate sta facendo i conti con il vecchio problema delle strade, tra cantieri interrotti, sensi di marcia invertiti e automobili ovunque. Chissà cosa ne penserebbe Johnny Stecchino, a vent’anni dal suo famosissimo ’giro’ per Palermo, del traffico di Firenze e del nostro mini tour della città. Perché uno dei problemi della città è sicuramente il traffico, come dimostrano gli oltre 60 minuti impiegati ieri pomeriggio per percorrere un tragitto inferiore ai 10 chilometri.

Abbiamo voluto provare a metterci alla guida in un orario ibrido, lontano dalle uscite della scuola e degli uffici, in cui la viabilità sarebbe dovuta essere un filo più scorrevole rispetto alle ore da bollino rosso. Partiti alle 16.55 da Careggi, in pochi minuti viale Morgagni ci fa subito capire che ci siamo sbagliati di grosso. Un tratto di poche centinaia di metri ci costa oltre 20 minuti a passo d’uomo, per poi scoprire di alcuni lavori in piazza Dalmazia che costringono ad una deviazione e bloccano completamente le auto. Da quel momento in poi la situazione non migliora praticamente mai. Anzi. Con il passare dei minuti e l’avvicinarci al momento di chiusura del lavoro le strade vanno sempre più rapidamente riempiendosi. La rotonda di via di Novoli è un groviglio di auto ammassate, tra clacson e precedenze non rispettate, il tutto condito da motorini pronti a sfrecciare e superare da qualsiasi parte. Tra le zone assolutamente più ingarbugliate della città c’è sicuramente viale Belfiore, dove per prendere la propria direzione di marcia è necessaria una serie di gimkane degne dei migliori rally extraurbani. Le quattro strade che si intersecano nello stradone che porta alla stazione Leopolda sono un vero e proprio scacco matto alla viabilità cittadina, messa in ginocchio da una serie di curve strette e inchiodate. 

Proseguendo – e riuscendo a superare senza troppe difficoltà la Fortezza da Basso – si arriva ad un altro punto drammatico, ovvero il viale Lavagnini. Per spiegare quanto la pazienza degli automobilisti fiorentini sia agli sgoccioli c’è una testimonianza diretta. Un altro automobilista, vedendo il nostro fotografo intento a riprendere la situazione del traffico ci chiede espressamente: "Aiutateci, perché questa situazione è insostenibile e bisogna parlarne. Non ne possiamo più".  Da quando sono stati bloccati i cantieri in piazza della Libertà è un puzzle di svolte che ancora i cittadini faticano a comprendere, e questo si ripercuote su tutti i viali. Per una sorta di “effetto farfalla”, fino a piazza Beccaria il traffico è assolutamente congestionato. I lungarni si salvano, rimanendo strade ancora scorrevoli, pur con varie difficoltà, soprattutto vicino al ponte Giovanni da Verrazzano. Per arrivare al Tuscany Hall ci abbiamo messo 61 minuti, praticamente il tempo che serve per andare a fare un pranzo in Versilia o a visitare Bologna, anche se di chilometri ne abbiamo percorsi una decina a esagerare.

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