Toscana pronta a sfidare Centaurus Covid, i nuovi vaccini a settembre

La quarta dose è un flop: solo il 20,5% della popolazione target l’ha fatta. Bezzini: "Ma siamo terzi in Italia". Hub aziendali già preparati a entrare in campo. La nuova variante a settembre soppianterà Omicron 5

di Ilaria Ulivelli

Al momento la Toscana è la regione con il numero più contenuto di contagi da Covid, anche se dopo sette settimane di discesa, la curva sembra si avvii verso una stabilizzazione: cosa che di solito non annuncia niente di buono. La settimana scorsa era stato raggiunto – anche per via dei pochi tamponi effettuati, per i quali Toscana pure gode del primato italiano – il numero più basso di infezioni registrato dal novembre scorso (4.998) prima che arrivasse la variante Omicron a mandare all’aria ogni previsione, raggiungendo picchi mai sperimentati. E ora cosa sarà? E’ arrivata anche in Italia la variante Centaurus che sembra essere più aggressiva e ancora più rapida per diffusione rispetto alle sottovarianti Omicron. Per adesso pochissimo diffusa potrebbe diventare dominante da settembre quando è previsto soppianterà Omicron 5. Per questo la Regione comincia a pensare alle risposte, per evitare di trovarsi poi, come purtroppo è sempre accaduto, a rincorerre.

In Italia la vaccinazione con la quarta dose ha fatto flop, anche perché sono stati tantissimi, anche fra gli over, i contagiati da maggio in poi. In Toscana sono state somministrate 230mila dosi alle categorie cui è destinata, ovvero over 60 e fragili di età superiore ai 12 anni. "Nella popolazione target la Toscana ha una copertura del 20,5% – spiega l’assessore regionale al diritto alla salute, Simone Bezzini – Sicuramente non una percentuale ottimale, ma siamo al terzo posto fra le regioni italiane".

La fascia di popolazione che maggiormente ha fatto affidamento sulla quarta dose è quella degli over 80: 115mila l’hanno fatta, quasi uno su due. Fra i settantenni 66mila e fra i sessantenni 40mila. "La Toscana fa circa mille dosi di vaccini al giorno – dice Bezzini – Prima di agosto eravamo a circa tremila".

Come ci si prepara alla nuova ondata? I primi vaccini più aggiornati a Omicron 5 potrebbero arrivare in Italia nella terza settimana di settembre: Pfizer ne chiede il via libera ma ancora i testa non sono cominciati. Prima occorerà la valutazione dell’Ema e poi di Aifa. La data quindi potrebbe ballare. E il virus circola così rapidamente da sfornare nuove varianti a ciclo continuo e qualcuna, come Centaurus, sembra prendere piede.

"I primi a entrare in gioco saranno i medici di famiglia e le farmacie secondo un sistema ormai collaudato – spiega l’assessore – Dall’autunno il vaccino Covid verrà offerto in abbinamento con quello antinfluenzale. In ogni caso molto dipenderà dal comportamento del virus e dalle decisioni che verranno prese a livello nazionale: se si richiederà la copertura di un’estesa porzione della popolazione dovremo riattivare i punti vaccinali delle aziende sanitarie, in molti casi ancora attivi adesso".

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