Torna Dante negli scatti di Massimo Sestini

La mostra di fotografie, che è stata presentata in anteprima a Roma, sarà visibile nell’ex refettorio del complesso di Santa Maria Novella

Migration

"Fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza". E’ un viaggio emozionante nell’eredità storica e letteraria del Sommo Poeta la mostra fotografica di Massimo Sestini "Dante 700 - Un ritratto di Dante e i luoghi del Poeta", organizzata dall’associazione MUS.E e realizzata con i Comune di Firenze, MiBACT e Ministero degli Affari Esteri. Nell’ex-refettorio della basilica di Santa Maria Novella, 23 foto restituiscono il profilo politico, lirico e personale dell’autore della Divina Commedia, a 700 anni dalla sua scomparsa: come Ulisse esortava i suoi compagni di viaggio a superare i confini della conoscenza segnati dalle colonne d’Ercole nel XXVI Canto dell’Inferno, così il fotoreporter invita il pubblico a scoprire quanto l’eco del Poeta sopravviva ai giorni nostri, accompagnando le nostre vite.

"Da Firenze a Ravenna, da Venezia a Roma fino alla sorgente dell’Arno sul Monte Falterona ho immortalato boschi, fonti e palazzi citati nella Divina Commedia - racconta Sestini -. La sfida, è stata restituire con sguardo inedito e tecnologie innovative il mito di Dante e la sua resilienza a Firenze, come nei luoghi dove vagò, esule e pugnace". Droni, carrucole, fotocamere telecomandate, pinne e boccagli conducono il pubblico all’altezza della statua di Dante - in una Santa Croce malinconicamente svuotata dal virus - all’interno del Mercato Coperto di Ravenna, dove l’artista Enrico Mazzone sta realizzando l’opera di 97 metri intitolata "Divina Commedia", fino all’immersione nella laguna veneziana per ammirare "La barca di Dante", la scultura in bronzo del georgiano Georgy Frangulyan. Tra le altre foto, la visione dall’alto verso il basso del "Giudizio Universale" di Vasari e del pittore manierista Federico Zuccari, intento a decorare la cupola di Santa Maria del Fiore, e l’immagine simbolica di Firenze che - ripresa dall’ elicottero - si trasforma in un pianeta.

Tanta cronaca quotidiana arricchisce la tappa fiorentina della mostra: dalle opere di street art dedicate al Sommo Poeta, agli studenti del liceo alle prese con le terzine dantesche, dalla guida turistica che declama la Divina Commedia dal Piazzale Michelangelo al macellaio di Panzano in Chianti con la versione "carnivora" del poema. Ventitré scatti e un capolavoro del Rinascimento: un portale ligneo del Museo di Palazzo Vecchio e realizzato nel 1480 da Giuliano Da Maiano e Francesco di Giovanni su disegno di Botticelli, impreziosisce l’esposizione: fino al 6 gennaio.

Giulio Aronica

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro