Ritorno in classe, test sierologico per 80mila

Entro il 15 agosto dovrà partire l’arttività di screening sul personale. Edifici: criticità spazi in 7 edifici. Funaro: "Corsa contro il tempo"

Tutto il personale che lavora all’interno delle scuole dovrà essere sottoposto a test

Tutto il personale che lavora all’interno delle scuole dovrà essere sottoposto a test

Firenze, 14 luglio 2020 - Una corsa contro il tempo e le criticità per permettere la ripresa della scuola il 14 settembre. Mentre la Regione sta studiando la soluzione più adeguata per effettuare i test sierologici al personale scolastico (come previsto dall’ordinanza 54 firmata dal governatore Rossi), i Comuni stanno faticosamente portando avanti i sopralluoghi sugli edifici. Tecnici e dirigenti scolastici sono impegnati sul campo per verificare le simulazioni realizzate sulle planimetrie degli edifici in base al distanziamento statico di un metro tra bocca e bocca degli alunni in classe, come richiesto dalle linee guida fornite dal Comitato tecnico scientifico del governo (che dovrebbero essere aggiornate a fine agosto).

Ci sono tre date da rispettare, tre momenti di non ritorno per arrivare in tempo. La prima è quella del 15 agosto. Entro quella data la Regione dovrà far partire l’attività di testing per il personale scolastico: non solo insegnanti, ma tutte le figure professionali che frequentano a vario titolo gli istituti. Si tratta di circa 80mila persone nella Regione, 18.500 nella provincia di Firenze (solo per le scuole statali e paritarie) cui aggiungere il personale delle scuole comunali: a Firenze circa 4.500. Per riuscire a completare l’attività la Regione si sta muovendo su due piani: riattivare la convenzione con gli istituti di analisi privati o affidarsi alle Asl, puntando a un accordo con i medici di famiglia. La decisione dovrebbe arrivare nei prossimi giorni in base alle simulazioni in corso.

I numeri sono importanti ma diventerebbero giganteschi se il Comitato tecnico scientifico dovesse dar seguito all’annuncio del ministro della Salute, Roberto Speranza, che per la ripresa scolastica vorrebbe sottoporre a tampone tutti gli allievi. In quel caso si dovrebbe prevedere un’attività ‘monstre’ da effettuare a ridosso dei giorni di settembre: nella nostra regione, solo gli studenti delle scuole statali sono 475mila, cui aggiungere 35mila delle paritarie e quelli delle comunali (a Firenze oltre 33mila).

«Sono d’accordo sulla decisione di sottoporre a test tutto il personale: bisogna lavorare il più possibile sulla prevenzione. Sugli allievi siamo ancora in attesa di direttive, ma si tratta di numeri importanti e il tempo per organizzare è poco e ristretto". Mascherine a scuola, sì o no? "Ai centri estivi, che stanno funzionando un po’ da test, molti le hanno portate, anche all’aperto – dice Funaro – Ci atterremo alle disposizioni e molto dipenderà anche dalla situazione epidemiologica".

Ma si riuscirà a sistemare tutti i bambini nelle aule? Sui 112 edifici di pertinenza del Comune entro il domani dovranno concludersi i sopralluoghi. Giovedì è in programma un incontro decisivo con l’Ufficio scolastico regionale in cui si dovrà effettuare il piano lavori, affitti, fabbisogno di personale insegnante e ausiliario. Il Comune ha ricevuto un finanziamento con bandi del ministero per un milione di euro. Basterà? "Sulla scuola dell’obbligo siamo in condizioni di farcela, è una corsa contro il tempo ma puntiamo dritto alla meta di fine agosto", dice l’assessora Funaro. Le criticità? "Con il metro statico abbiamo recuperato spazio – spiega – In molte scuole, utilizzando laboratori e togliendo i mobili dovremmo riuscire ad accogliere tutti".

Gli istituti più in affanno con gli spazi sono Montagnola, Don Milani, Lavagnini (si butteranno giù tramezzi per unire aule). Per la Carducci l’idea è prendere in affitto altri spazi. Alla Desiderio da Settignano dovrebbero essere adottate soluzioni interne, così come alla Barsanti e alla Paolo Uccello. Sulle entrate e uscite scaglionate, si sta facendo un ragionamento con l’Ufficio scolastico regionale. C’è già un’ipotesi ma è da definire. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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