Parte la lunga marcia per Medicina. In 1400 per quattrocento posti

"E’ un sogno che non tramonta mai", dicono i candidati pronti a passare le forche caudine del test Tanta emozione e mille speranze fra i ragazzi in attesa alla Fortezza: "Voglio fare questo da sempre"

Firenze, 7 settembre 2022 - «Medicina è un sogno che non tramonta mai, per quello anche stavolta siamo qui in così tanti". Come ogni anno, con l’avvicinarsi di un nuovo anno accademico, è scattata anche la fatidica ora del temutissimo test di Medicina. La prova di sbarramento per la facoltà di Medicina e chirurgia, oltre che Odontoiatria e protesi dentaria, che serve per decretare le graduatorie di ingresso nella facoltà. Sono stati ben 1438 candidati camici bianchi che si sono presentati alla Fortezza da Basso per sostenere la prova, che per la prima volta ha visto delle novità dal punto di vista logistico. Due accessi diversi e ingressi scaglionati nel tempo, per permettere a tutti i ragazzi di prendere posto nel grandissimo padiglione centrale, allestito per l’occasione con banchi, sedie e tavoli.

Già dalla mattina, in centinaia hanno affollato il piazzale della Fortezza, in attesa di entrare, ricevere il proprio cartellino, vedersi una sedia assegnata e attendere il fatidico orario di ingresso del test. Tutti con in mano il documento, i fogli delle prenotazioni e un pesantissimo bagaglio di ansie, paura e adrenalina prima di affrontare quello che negli anni è stato uno dei più grandi scogli per gli studenti fiorentini. I posti disponibili sono 378 per Medicina e Chirurgia più 33 per Odontoiatria e Protesi Dentaria, quindi ben al di sotto del numero degli iscritti, con una graduatoria che verrà costruita grazie al punteggio del test a livello nazionale, e servirà a dislocare gli studenti nei vari atenei.

Orario di inizio, per tutti i ragazzi, fissato alle 13 per una prova da 100 minuti di durata con 60 quesiti divisi tra letteratura, logica, biologia, chimica e fisica. Una prova veramente estenuante, che ha messo alle strette gli studenti, che tra temperature altissime, ansia e paura, hanno dovuto ricorrere a tutte le energie possibili. All’uscita, però, i visi degli esaminati erano decisamente più rilassati, consci di aver messo alle spalle una prova davvero tosta.

«Avevo già provato il test l’anno scorso – continua Alessandro Catastini, appena uscito dal padiglione centrale della Fortezza –, e quest’anno mi è sembrato anche più facile. Sono arrivato preparato, e spero che sia andato bene. Continuerò a rincorrere la possibilità di fare medicina finchè potrò, è quello che voglio da sempre, e anche se il test non fosse andato bene non mi abbatterei, come capita a tanti". "Sono così stanca che non mi ricordo nemmeno le domande – inizia con una battuta Sofia Galfrè -. Devo dire che avevo studiato molto e sono arrivata molto preparata, credo che sia andata bene. Fare medicina, soprattutto dopo quello che è successo nel mondo, oltre che un sogno credo sia sempre più un’esigenza, e spero di poter iniziare da quest’anno".

«Non sono molto convinta dell’esito – più triste dopo la consegna Caterina Ferretti -. L’ho già provato negli anni scorsi, e questo mi è sembrato il più difficile sinceramente. Medicina rimane la mia ambizione più grande, quindi sono determinata a non mollare e andare avanti, qualsiasi sia l’esito di questo test". "Sono fiducioso, speriamo sia andata bene – speranzoso Guido Brogi, uno dei primi in assoluto ad uscire dall’aula -. Me l’aspettavo complicato, e così è stato. Fare il dottore è il mio sogno da sempre, non vedo l’ora di iniziare".

 

 

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