Terremoto in Mugello, ecco come ottenere i contributi

I cittadini che potrebbero aver diritto ai contributi sono all'incirca 800, la maggior parte dei quali residenti a Barberino

Il sindaco di Scarperia e San Piero Ignesti e il presidente Rossi (fotocronache Germogli)

Il sindaco di Scarperia e San Piero Ignesti e il presidente Rossi (fotocronache Germogli)

Scarperia (Firenze), 31 gennaio 2020 - Un contributo fino a 900 euro per chi è stato costretto a lasciare la propria abitazione a causa del terremoto e un indennizzo massimo di 25 mila per riparare gli immobili inagibili. Sono questi i percorsi ai quali possono accedere i cittadini del Mugello colpiti dal sisma dello scorso 9 dicembre.

A illustrarli il presidente della Regione Toscana e commissario per la gestione della fase post terremoto, Enrico Rossi, nel corso di un'assemblea con la popolazione. Gli edifici danneggiati dalla scossa risultano 144 con circa 450 unità immobiliari coinvolte. Mentre i cittadini che potrebbero aver diritto ai contributi sono all'incirca 800, la maggior parte dei quali residenti a Barberino.

Entro tre mesi dalla dichiarazione di inagibilita' della propria abitazione e' possibile fare domanda per ottenere un contributo da 400 a 900 euro- la cifra varia in funzione del numero di componenti del nucleo familiare- per sostenere le spese legate al trasferimento in un altro alloggio. La cifra puo' lievitare di ulteriori 200 euro per gli over 65 e per le persone con invalidita' superiore al 67%. Un contributo di 25 mila euro viene poi garantito per la ristrutturazione di appartamenti, immobili produttivi, uffici lesionati e altri 300 euro a vano, fino a un massimo di 1.500, vengono riconosciuti per le spese di riparazione o sostituzione di beni distrutti o danneggiati. Le domande, precisa la Regione, vanno presentate entro il 28 febbraio tramite l'ufficio locale del commissario nel comune di residenza.

«Entro il 28 febbraio saranno ultimate tutte le perizie sulle unità immobiliari del Mugello danneggiate dal sisma del 9 dicembre scorso e questo consentirà di avere un quadro esaustivo sulla situazione», ha fatto sapere Enrico Rossi. Presenti anche i sindaci di Scarperia e San Piero, Federico Ignesti e di Barberino, Giampiero Mongatti. Avere una fotografia dettagliata di questo tipo, poi, permetterà, di attivare la fase due, ovvero l'avvio della ricostruzione vera e propria.

Per velocizzare la ristrutturazione degli immobili, le domande vanno presentate entro il 28 febbraio ai comuni di appartenenza, tramite l'ufficio locale del Commissario e vanno controfirmate da un professionista abilitato, che dovrà descrivere i lavori necessari al ripristino e il loro costo. Maggiori e più dettagliate informazioni possono essere reperite sul sito del Commissario: www.regione.toscana.it/sisma2019.

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