Giovane coppia appartata in auto aggredita a colpi d'ascia: paura a Firenze

Arrestato per tentato omicidio, poco prima aveva preso a sassate un gruppo di ragazzi

I danni dei colpi d'ascia sull'auto

I danni dei colpi d'ascia sull'auto

Firenze, 27 ottobre 2021 - E' un marocchino di 25 anni il presunto responsabile della violenta aggressione del 3 ottobre scorso all'Isolotto ai danni di una giovane coppia. I due si erano appartati in auto in via dell'Isolotto, strada poco trafficata che costeggia l'Arno, quando arrivò il 25enne in sella a una bici con un'ascia in mano. I due, poco più che ventenni, sono rimasti illesi grazie alla pronta fuga; oltre tremila euro i danni all'auto. 

L'uomo è stato arrestato dalla polizia con l'accusa di tentato omicidio.

Dopo la denuncia del fatto in via Zara, gli investigatori della Digos fiorentina sono entrati in scena ricostruendo  tutti gli spostamenti del responsabile del gesto. Così hanno passato al setaccio ogni immagine della videosorveglianza cittadina della zona analizzando anche le fasi antecedenti all’aggressione nel parcheggio di via dell’Isolotto e dai filmati che precedono il violento episodio a colpi di ascia è emerso che il marocchino si era reso protagonista di un’altra anomala quanto ingiustificata aggressione nei confronti di un gruppetto di ragazzi che stavano passando sulla passerella pedonale sotto al Viadotto del Ponte all’Indiano. Intorno alle 3.05, infatti, lo stesso uomo è ben visibile mentre, appoggiato alla ringhiera della passerella pedonale sferra inizialmente un calcio in direzione di uno scooter che gli passa accanto. 

Poco dopo, sempre la stessa persona aggredisce un gruppetto di giovani prendendoli letteralmente a sassate

Nelle immagini successive il soggetto si allontana su via dell’Isolotto in direzione Via dello Scalo per poi fare ritorno in bicicletta sulla passerella pedonale, dirigendosi verso la coppia appartata con in mano un oggetto molto simile ad un’ascia.

L'uomo, rintracciato sempre all'Isolotto, è indagato anche per porto di oggetti atti ad offendere e danneggiamento aggravato; resta ora in carcere dopo la convalida del suo fermo di polizia giudiziaria. Al momento gli inquirenti escludono una qualsiasi matrice integralista dietro allo sconsiderato gesto del fermato.

 

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