Templari a Antella, piramidi a Rosano

Un libro raccoglie tutte le leggende e verità sul territorio

La storia di Bagno a Ripoli racconta eventi particolari, sconosciuti ai più, curiosi, spesso sospesi tra realtà e leggenda. Come il progetto cinquecentesco di una diga sull’Arno all’altezza di Vallina o un dipinto che ritrae come una foto il paesaggio di Candeli nel 1450; si parla di una presunta presenza dei Templari all’Antella, delle misteriose piramidi di Rosano, di una “radio libera” che nei primi anni ’80 trasmetteva musica e notizie da Bagno a Ripoli e della gloriosa storia industriale delle Gualchiere. Per anni Michele Turchi, appassionato ricercatore e divulgatore di tradizioni locali, ha studiato la storia ripolese, andando a verificare ciò che veniva tramandato di bocca in bocca. Ha cercato l’origine dei toponimi, e il legame di personaggi come Francesco Granacci, Luigi Torrigiani, il beato Gherardo da Villamagna, Leonardo da Vinci, Bianca Cappello con Bagno a Ripoli. Tra il 2013 e il 2019 li ha pubblicati sul sito “Bath on the River”, ora ha raccolto 67 articoli nel volume “Sotto il segno di Bath” che sarà presentato il 20 maggio alle 21,30 al teatro del Circolo Arci di Osteria Nuova, con l’intervento di Gian Bruno Ravenni. “E’ un invito a essere curiosi", dice Turchi.

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