
Firenze, 9 ottobre 2023 – Oggi gli autobus, domani i taxi. Sono 48 ore complicate in Italia per chi si deve muovere, magari per motivi di lavoro, con questi mezzi. Sul tema taxi il dibattito è acceso, anche perché il decreto Asset del governo sta provocando diverse reazioni ed è per questo che è stato indetto lo sciopero. Durerà 24 ore e andrà in scena nella giornata del 10 ottobre.
A indirlo sono state soprattutto le sigle sindacali di base, che chiedono un ultimo dialogo sulle nuove norme indicate dal Governo Meloni e approvate in via definitiva dalla Camera. La richiesta è di aumentare del 20% le licenze nelle città metropolitane, con la facoltà di condividerle temporaneamente anche in caso di grandi eventi.
Secondo Usb, Orsa e Confsal viene violato il principio della programmazione territoriale e si affida il servizio pubblico dei taxi alle logiche del mercato. Anche le altre sigle parlano di un attacco ai tassisti ma hanno chiesto al Governo di aprire una trattativa sui decreti attuativi. Uritaxi, come chiarito dal presidente nazionale Claudio Giudici, “sarà una delle sigle che, insieme alla stragrande maggioranza delle sigle sindacali e dei tassisti, non aderirà allo sciopero”.
Giudici si è scagliato contro il presidente di Assoutenti Furio Truzzi che, ha spiegato Giudici, “si permette di invocare l’intervento della Commissione di garanzia sugli scioperi e dei prefetti, per l’esercizio di un diritto costituzionalmente tutelato? Con quale diritto si permette di definire 'ridicole e senza alcun fondamento' le ragioni di colleghi, che Uritaxi stessa non condivide, ma rispetta? Perché non fa la stessa cosa per i continui scioperi del trasporto pubblico di linea? Truzzi - prosegue Giudici - aveva già dichiarato mesi fa su una radio pubblica nazionale che quello dei taxi era un 'problema che deve essere sottratto alla clava della politica': per darlo a chi. gli chiedemmo senza ottenere risposta? Questo signore ha idea di come funzionino la democrazia e la nostra Costituzione? Per fortuna esiste un consumismo ben più maturo, che non fa sciacallaggio sui temi dettati dall’agenda dei veri poteri forti dominanti, su basi completamente infondate - queste sì! - come dimostra anche l’ultima indagine Emg/Adnkronos che rileva un gradimento del servizio taxi in Italia del 71%".
Nel dibattito si è inserito anche Azione Ncc. “In questi giorni tutti parlano del decreto Asset del governo, che dal nostro punto di vista non risolve niente – si legge in una nota di Azione Ncc -. Perché la domanda di fondo resta sempre la stessa: perché i tassisti non fanno i tassisti, invece di fare i tour turistici? E intanto le lunghe attese di cittadini e turisti continuano, come dimostra la foto scattata stamani, lunedì 9 ottobre, alla stazione Santa Maria Novella di Firenze”.
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