Gkn, la vertenza diventa nazionale: tavolo al Mise il 15 luglio

Convocate le parti, anche Gkn e il fondo proprietario. “Ci sarà il vertice di Melrose. Chiederemo ritiro dei licenziamenti. La Toscana non tollera sistemi pirateschi”

Lavoratori Gkn (Foto Germogli)

Lavoratori Gkn (Foto Germogli)

Firenze, 12 luglio 2021 – E' fissato per giovedì 15 luglio il tavolo nazionale su Gkn al Mise, il ministero dello Sviluppo Economico. “Il vertice di Melrose”, lo ha definito il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, annunciando l'incontro dopo aver parlato con la viceministra Alessandra Todde. Melrose è infatti il fondo proprietario di Gkn, che ha dimostrato, dice Giani, “un comportamento cinico rispetto ai diritti dei lavoratori e al rapporto con le istituzioni”.

“Chiederemo a Melrose il ritiro dei licenziamenti e ci rivolgiamo a Fca-Stellantis, che è il principale cliente di Gkn”, prosegue il presidente della Regione, che si dice pronto “anche ad andare a Londra, nella sede del fondo di investimento, se dovesse servire”. La decisione della chiusura, secondo quanto riferito dall'ad di Gkn a Giani, sarebbe stata presa, infatti, dal cda di Melrose

Intanto, per i lavoratori è il quarto giorno dalla doccia gelata. Preoccupazione, rabbia, tensione. Il clima è pesante davanti e dentro i cancelli di Gkn. Non ci sono dirigenti, nessun rappresentante dell'azienda è presente. All'interno della fabbrica i lavoratori proseguono con l'assemblea permanente. All'esterno un flusso continuo di cittadini e di rappresentanti istituzionali.

I lavoratori hanno cominciato i loro turni, nonostante l'azienda li abbia messi in ferie forzate. Controllano i macchinari, che tutto sia in sicurezza, in quanto all'interno dello stabilimento ci sono impianti ancora attivi, compresi i depuratori, che potrebbero riversare, se non controllati, del materiale nel torrente vicino. Nel frattempo l'azienda ha disabilitato tutti gli account e email dei dipendenti.

Il sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi, sta in queste ore firmando un'ordinanza, con effetto immediato, che introduce il divieto di avvicinamento al perimetro aziendale dello stabilimento di Gkn per i mezzi pesanti. «Voglio dare un segnale amministrativo e politico chiaro – spiega – che non accettiamo lo smantellamento dello stabilimento da parte della proprietà».