Firenze, tavolini in scadenza. Il Comune rilancia: "Nuovo piano per l’uso della città"

Il 31 dicembre scade la concessione straordinaria di suolo pubblico. Mentre a marzo decade quella per i dehors ordinari nelle strade. L’assessore Bettarini: "Dobbiamo ridisegnare spazi e funzioni"

I tavolini straordinari questa estate in piazza Duomo

I tavolini straordinari questa estate in piazza Duomo

Firenze, 30 dicembre 2022 - Con il 31 dicembre scade la concessione straordinaria di suolo pubblico per sedie e tavolini all’aperto e comincia un grande lavoro di studio e di confronto per ridisegnare lo spazio pubblico della città. E’ l’assessore al commercio e alle attività produttive Giovanni Bettarini a spiegare i prossimi step per arrivare ad una nuova gestione del suolo pubblico anche per i dehors ordinari, le cui concessioni sono in scadenza la prossima primavera. "I dehors sono una parte importante del governo della città – spiega Bettarini – con il piano straordinario sono stati concessi maggiori spazi in un momento di grave emergenza nazionale ma adesso, anche se il governo ha prorogato la possibilità di utilizzare la procedura semplificata per le concessioni, noi pensiamo che sia giusto perseguire un’altra strada: vogliamo ripensare tutto l’utilizzo del suolo pubblico nella città". Il 14 marzo termina infatti la validità delle concessioni per i dehors ordinari, e Palazzo Vecchio pensa ad un nuovo piano: "Dopo un confronto con le categorie abbiamo deciso di ridisegnare la mappa dell’uso del suolo pubblico. Per questo ora cominciamo a lavorare per un nuovo piano organico e ragionato insieme alle categorie economiche, agli operatori e alla soprintendenza".

"La pandemia ha cambiato il mercato e ha reso necessaria una nuova organizzazione rispettosa dei criteri di estetica, decoro e sicurezza. Questo – sottolinea il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni – significa più attenzione nella concessione degli spazi all’aperto che, una volta usciti dall’emergenza, vanno restituiti ai professionisti della somministrazione, la cui competenza e professionalità è la migliore garanzia".

"E’ l’occasione giusta per superare definitivamente questa lunga ed esasperante fase di emergenza covid e provare ad introdurre un elemento strutturale in un settore che è vissuto, negli ultimi anni, troppo sull’esigenza incombente e la conseguente provvisorietà degli interventi" aggiunge Santino Cannamela, presidente Confesercenti Firenze.

Anche il presidente di Confartigianato Firenze Alessandro Sorani condivide "in pieno la scelta di ripensare lo spazio pubblico partendo dal pieno coinvolgimento dei corpi produttivi e soprattutto di tutti quegli artigiani e commercianti che sono una componente essenziale di Firenze". "I tavolini sono stati introdotti come misura d’emergenza. La componente di sostegno ad un settore provato economicamente era forte e doverosa, ma di quel sostegno c’è bisogno ancora oggi" dice Luca Tonini, presidente Cna Firenze. "Le modalità operative adottate per il 2023 - conclude Lorenzo Cei, coordinatore Cna - sembrano ricalcare quelle di quest’anno, con lo stop ai tavolini ad inizio gennaio e le relative operazioni e costi di smontaggio, per poi invertire la rotta a fine marzo. In breve, spese per le imprese che sarebbero evitabili con buonsenso" .

Ross.C.

 

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