"Tav, faremo rispettare tutte le scadenze E per ogni ritardo risponderà il governo"

Il governatore Giani ieri ha fatto un sopralluogo al ‘camerone’ nell’area Belfiore. Martedì sarà a Roma dal ministro per mettere i paletti

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FIRENZE

"Stavolta ci siamo. La data di avvio della talpa a settembre non è fumo negli occhi ma la vera partenza del progetto che porterà a compimento il nodo fiorentino dell’Alta velocità".

Il governatore Eugenio Giani ieri mattina è andato sul cantiere Tav di via Circondaria, dopo il vertice cui ha preso parte con il sindaco Dario Nardella, con gli amministratori delegati di Ferrovie dello Stato, Luigi Ferraris, e Rete ferroviaria italiana, Vera Fiorani. Sono stati messi paletti e vincoli. Accensione della fresa a settembre di quest’anno, conclusione dei lavori, con sottoattraversamento completato e stazione Foster ultimata, entro il 2027 e due importanti step intermedi: entro il 2025 apertura della stazione Guidoni e l’anno successivo Circondaria, quella di superficie della sotterranea Belfiore, da dove partirà il people mover di collegamento con la stazione di Santa Maria Novella.

"Noi vigileremo con il massimo rigore e pretenderemo il rispetto di questi tempi: se non accadrà ne risponderà il governo – incalza il presidente toscano – Martedì sarò a Roma dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti Enrico Giovannini che ha già dimostrato grande attenzione ed estremo interesse per il completamento del nodo fiorentino dell’Alta velocità".

L’importanza strategica della Tav per Firenze e per la Toscana passa dalla conferma di essere uno snodo fondamentale di collegamento fra Nord e Sud ma soprattutto affonda le radici nella necessità assoluta di ristrutturare e potenziare il trasporto ferroviario regionale oggi penalizzato dalle attese per l’ingresso alla stazione di Santa Maria Novella: gli artifici tecnologici non sono sufficienti a far crescere il numero dei treni pendolari e garantirne gli orari.

"Per la Toscana e per Firenze agganciare il treno velocissimo è un passo di fondamentale importanza per lo sviluppo", ribadisce Giani. Che segna in rosso le prossime tappe. Vicine e lontane. "Per noi avere nel 2025 la stazione Guidoni significa dare un bel contributo alla velocizzazione dei collegamenti con Pisa – aggiunge il governatore – Da Guidoni si può andare all’aeroporto, prendere la tramvia, arrivare al tribunale".

I lavori ora sono praticamente fermi. Dopo le mille vicissitudini patite dall’iniziale progetto della Regione che agli inizi degli anni Ottanta propose un passante ferroviario sotterraneo e una nuova stazione sotto quella di Santa Maria Novella quale prolungamento della direttissima Firenze-Roma. Si va per i quarant’anni di progetti fatti e disfatti. Ma poi si dovrà correre. Per il 2026 dovrà essere pronta la stazione Circondaria con il people mover, la navetta di collegamento tra la Foster e Santa Maria Novella, opera che è stata inserita nel Pnrr, pur se dall’iniziale previsione di finanziamento di 160 milioni si è scivolati in basso fino a ottenerne 40.

Ieri nel cantiere dell’area Belfiore, quando si è presentato il presidente Giani, non c’era nessuno. Ma era sabato. In ogni caso gli operai presenti normalmente sono pochissimi, giusto per verificare che non si ammalorino i lavori fatti. Mentre prosegue lenatamente lo scavo del ’camerone’ per la stazione Foster: 45mila metri quadrati. Il tutto sin qui per un costo che vale la metà dell’opera: in tutto un miliardo e 800milioni di euro. Per far decollare i lavori servono almeno 200 operai. Il tema posti di lavoro non è secondario, con i cantieri Tav si sale a 500 con l’indotto.

Ilaria Ulivelli

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