"Tav bloccata, la politica si muova" L’allarme lanciato dalla Cisl trasporti

Il segretario Franco Fratini: "I lavori dovevano essere ripartiti a gennaio. Ma in cantiere ci sono 15 persone". La grande opera è interrotta dal 2013. "In ballo ci sono cinquecento posti di lavoro oltre all’indotto"

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di Paola Fichera

Da anni ormai i lavori per il completamento della Stazione Foster nell’area Belfiore, quella che sarà dedicata alle fermate dei treni ad alta velocità slittano di stagione in stagione. E stavolta a battere i pugni sul tavolo è la Fit Cisl con il segretario regionale Franco Fratini. "Anni di annunci, modifiche, riassetti societari, nuovi appalti e, alla fine, nulla di fatto. Nel cantiere non ci sono più di 15 persone, al posto delle duecento che servirebbe a far finalmente decollare i lavori. E nessuno riesce a capire perché. Dopo tante chiacchiere è la politica che deve farsi sentire e ottenere dei risultati. In ballo c’è un’opera importante e 500 posti di lavoro per tutto l’indotto".

I cantieri per il doppio tunnel sotterraneo furono in realtà sigillati quasi subito, per via di un’inchiesta della magistratura che nel 2013 mise sotto accusa la fresa (la famosa Monna Lisa) che avrebbe dovuto scavare il tunnel Tav. Otto anni (e 800 milioni di euro) dopo, di quel percorso sotterraneo non c’è nemmeno un metro.

Nel frattempo, fra ripensamenti e modifiche, è andato avanti, seppure a rilento, lo scavo del famoso ’camerone’ per la stazione Foster: 453 metri di lunghezza, 52 di larghezza a una profondità di 25 metri. Per un totale di 45mila metri quadrati. Ma dopo tanto scavare siamo ancora ben lontani dal completamento dei lavori. Intanto sono cambiati i progetti: cancellata la grande stazione sotterranea con centro commerciale annesso ora l’obiettivo è una stazione sotterranea meno faraonica però ben collegata alla vicina stazione centrale di Santa Maria Novella. Intorno è ora previsto un hub intermodale ferro-gomma con gli arrivi e le partenze dei pullman per i trasporti internazionali, ma anche per i collegamenti regionali.

Risale alla fine dell’anno scorso l’ultimo annuncio: a gennaio 2021 ripartiranno i lavori per il completamento della Foster – fu detto – e ad agosto (cioè in queste settimane) sarebbe dovuto iniziare anche lo scavo del tunnel. Ancora una volta non è successo niente.

Il sindaco Nardella, nei giorni scorsi intervistato da Repubblica, è stato il primo a ri-perdere la pazienza. "Rfi non sta rispettando il tabellino di marcia annunciato un anno fa. Non siamo contenti ci aspettiamo un’accelerazione".

Di fatto Rfi ha fatto partire solo i lavori propedeutici alla riapertura del cantiere e ha dato vita alla nuova società di scopo, Infrarail, interamente partecipata dal gruppo Ferrovie dello Stato e subentrata a Nodavia, la controllata dal gruppo Condotte (fallito), proprio per accelerare la realizzazione del tunnel e della stazione Foster.

A collegare la stazione Foster con quella di Santa Maria Novella dovrebbe essere, sempre secondo gli annunci un People Mover sul modello di quello già funzionante a Pisa, ma anche su questo Fratini non nasconde le sue perplessità. "L’idea dell’alta velocità sotterranea è nata per liberare i binari di superficie – spiega il segretario toscano Fit Cisl – ma in questo modo si corre il rischio di ricreare l’imbuto per entrare in stazione, visto che la navetta utilizzerebbe due binari (l’1 e l’1A)".

Secondo la Cisl "la soluzione migliore e la più funzionale, sarebbe quella di due tapis roulant (da 400 metri ciascuno) che darebbero anche l’idea di essere in una stazione unica, magari circondati da altri servizi per gli utenti. Il costo certamente non sarebbe superiore".

Tapis roulant a parte, Fratini però ci tiene a sottolineare che "l’importante è che sia finalmente presa una decisione e i lavori per la Foster e il tunnel possano finalmente essere conclusi. La politica – insiste – deve farsi sentire".

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